Perasto: pietra dopo pietra. Montenegro 🇲🇪 ancora scontri

Dal diario di Facebook – 11 gennaio 2019

Sto studiando la storia di Perasto da una stanza d’albergo.

L’altro giorno mi hanno scritto dalla Serbia dicendo che il Parlamento del Montenegro ha approvato una legge che limita la libertà religiosa e che ci sono scontri e manifestazioni. Manifestazioni anche a 15 gradi sotto lo zero. Scontri anche a fuoco.

Vogliono togliere le proprietà delle chiese ortodosse ai serbi e creare una chiesa montenegrina che si governi da sé. I serbi ortodossi sono molto arrabbiati. Ancora una volta scendono in piazza. Ancora una volta la religione che si antepone all’essere umano.

“In Montenegro – mi dicono – un paese in cui è al potere l’ultimo regime comunista in Europa e che vuole essere membro dell’UE, vengono perseguitati gli oppositori politici, arrestati parlamentari e i cittadini di etnia serba. Questo governo comunista dittatoriale vuole confiscare i templi della Chiesa ortodossa serba al fine di creare la propria chiesa”.

Già. E allora oggi ero all’inaugurazione della mostra degli ex voto del santuario della Madonna di Perasto, nella chiesa Torresino di Cittadella, una mostra aperta fino al 26 gennaio 2020 che vi consiglio di andare a visitare.

Perasto infatti è un centro abitato del Montenegro che se ne sta all’interno delle Bocche di Cattaro. Conta 360 abitanti. Che ogni anno, il 22 luglio, fanno la spola per riempire di sassi un’isola e farla più grande.

Mai conquistata dagli Ottomani, Perasto lasciò il segno perché fu l’ultimo territorio a marchiare il nome Serenissima: anche dopo la fine della gloriosa Repubblica Marinara, i vessilli della Repubblica di San Marco, sventolarono qui per altri tre mesi, fino all’arrivo degli austriaci nell’agosto 1797.

Nel periodo veneziano la cittĂ  ebbe un incredibile sviluppo economico, politico e militare. Quattro cantieri navali, diciotto chiese, di cui sedici cattoliche e due ortodosse.

E secondo un’antica tradizione la chiesa della Madonna dello Scarpello risale al 22 luglio 1452.

All’interno della chiesa, sopra affissi al muro ci sono oltre 2000 ex voto; sono icone incise dai marinai per ringraziare la Madonna per avercela fatta anche stavolta, per aver superato una mareggiata, le insidie del mare, il terremoto, una calamità, un naufragio.

Mica come oggi che distruggono le chiese e appiccano il fuoco ai villaggi.

Insomma un modo per prestare un voto per chi è credente.

La leggenda vuole che la Madonna dello Scalpello sia un’isola nata grazie all’opera dell’uomo. Cioè si narra che il 22 luglio 1452, venne rinvenuta un’immagine di una Madonna col bambino. Questa venne portata da due marinai nella chiesa di San Nicola ma nella notte, l’icona scomparve e venne trovata il giorno dopo sempre sullo scoglio.

Gli abitanti di Perasto quindi decisero di costruire un luogo di culto dedicato alla Madonna e di ritorno da ogni viaggio in mare, lanciavano dei sassi sullo scoglio in modo da farlo diventare piĂą grande.

Da allora, ogni 22 luglio, sempre rigorosamente al tramonto, gli abitanti di Perasto vanno via mare nell’isola. Lanciano sassi e l’isola aumenta. Così.

Così. L’hanno costruita loro. Partendo dalle basi. Pietra dopo pietra. Sasso dopo sasso.

#sbetti

#Storie2020

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...