La carne rossa fa male? E questa è la mia reazione.
Dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa è la risposta di un macellaio di Scorzè, Mauro Bortolato, 49 anni che abita a Rio San Martino e che ha deciso di tappezzare la vetrina del suo negozio di via Venezia con cartelli con scritto cosa fa veramente male.
E basta guardare la foto per capire di cosa si tratta. La carne rossa fa male si legge nel tabellone centrale e poi tutt’intorno ruotano le provocazioni: e invece l’aria che respiriamo fa bene, e invece la frutta e la verdura fanno bene perché senza pesticidi, e invece il pesce fa bene perché senza mercurio, le sigarette fanno bene, le banche fanno bene, gli industriali anche, la stampa dice sempre la verità e i politici sono onesti. Così ridendo e scherzando ma non troppo, la sua foto ha fatto immediatamente il giro del web. E ieri pomeriggio i siti di informazione che l’avevano ripresa contavano quasi 3000 mi piace, oltre 1500 condivisioni e più di 50mila letture. A sera il Gazzettino era arrivato a 1,4mila mi piace. Un successo strepitoso.
“L’idea mi è venuta – spiega Bortolato – perché dopo le ultime notizie mi sono tornate in mente le vicende precedenti”. E infatti. E l’influenza aviaria, e i vaccini, e l’influenza suina, e la mucca pazza, e l’allarme polli e le mozzarelle blu. “Ogni volta – dice – giungono notizie lanciate in modo non del tutto preciso, così si crea il panico. Ciò che fa male non è la carne rossa, ma il modo in cui gli animali a volte possono essere allevati. É ovvio poi che se la si mangia in quantità eccessiva fa male ma io ho sempre puntato a un’alimentazione corretta ed equilibrata. E adesso il mio intento è quello di togliere il focus dalla carne rossa perché ci sono tante altre cose che fanno male, tipo che siamo sommersi dall’inquinamento e purtroppo la gente si lascia influenzare”.
Inevitabile chiedere a Mauro se in questi giorni ha subito un calo delle vendite di carne rossa. “Se prima vendevo 100 bistecche di carne rossa –spiega Mauro – adesso ne vendo 20, ho avuto una riduzione dell’80%. La gente entra in macelleria da me e ripiega su pollo, tacchino, carni bianche. Invece prima che venisse fuori tutto ciò di gente che ne comprava carne rossa c’era. Oltre a causare un’informazione distorta per il cliente – dice – ciò causa anche dei problemi a noi macellai che già avvertiamo, da due anni a questa parte, un calo delle vendite per la presenza di molti vegetariani e vegani. Ma la gente fa le sue scelte, il problema è che quando le persone adesso entrano in negozio e leggono i cartelli, mi dicono “si è vero hai ragione”, ma la carne rossa non la comprano lo stesso”.
SBett
articolo su Gazzettino http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/
pag XVII del fascicolo locale