Non ci abbatterete mai

Inaugurazione Fiesso d’Artico

Non ci abbatterete mai. Mai.
Questi giorni vi devo raccontare una storia. Riguarda me. Me e la mia professione.
Intanto però vi dico che ieri mattina sono andata all’inaugurazione del parco pubblico dedicato a Oriana Fallaci. Un parco a Fiesso d’Artico, in provincia di Venezia lungo la Riviera del Brenta, che sta in via Zuina.
Alle 10 il sindaco Andrea Martellato ha inaugurato il parco. Bello. C’ha messo le giostrine. Ci sta il verde. Lo spazio per i bambini. Ci sta pure la biblioteca nuova e lo spazio per i più piccini. Appena ci entri dentro la biblioteca ci sta la sezione dedicata a Oriana Fallaci – Storia di un’Italiana.
I libri sono tutti belli. Nuovi. Appena arrivati. Profumati. Sanno di pagine di carta da inizio scuole. Quando cala l’estate e arriva l’autunno. Allora mi sono persa il discorso del sindaco. Ma appena sono arrivata mi ha detto: “ti sei persa il mio discorso, ma ho parlato anche della tutela dei giornalisti”.
“Ah sì?”, gli ho chiesto io.
“Sì”. Mi ha risposto lui. Lui mi aveva molto sostenuto quando un quotidiano locale aveva deciso di licenziarmi perché il mio pensiero non era in linea con il loro. “Ho detto che Oriana era una giornalista scomoda – ha continuato – che non aveva la paura di dire le cose e che ha avuto il coraggio di dire le cose come stavano e che proprio per questo hanno tentato più volte di oscurarla. E poi ho detto che tanti giornalisti ancora adesso vivono questo clima. Ci sono alcuni giornalisti che si battono per la libertà di espressione, di pensiero. Tanti giornalisti che si battono per la libertà di stampa e che non vengono tutelati. Anzi vengono lasciati soli. O tentano di oscurarli perché scomodi”.
Già, ho risposto io. Già. Solo se sei una che aderisce al sistema, che si piega ai dettami del politicamente corretto, che si fa dire anche quante volte devi andare al cesso e se quel giorno devi bere acqua frizzante o naturale; ecco solo se sei una del sistema del politically correct, allora non ti fanno niente. Allora va bene tutto. Allora puoi anche dire fesso a uno stronzo e va bene uguale.
Perché l’altro giorno poi. Parlavo con un collega che mi ha detto: “essere giornalista di destra è difficile Sere, difficilissimo”.
Sì. Lo so. Ma mi batterò sempre per questa libertà. Perché oggi a Fiesso d’Artico hanno riempito una stanza di libri. Provviste per le nostre menti. Cibo per le nostre anime. Sangue per i nostri cervelli.
E perché non c’è niente di più bello, vedere una bimba che all’uscita del parco e della biblioteca esclama “Ciao Sindaco!”.
Ciao Sindaco.
Quel sindaco che ha riempito una stanza di libri.
E che ha intitolato un parco a un giornalista che avete sempre considerato pazza.

#sbetti

#conlavaligiaaipiedidelletto