Ma non vi vergognate? Non vi vergognate?
Dove siete? Siamo la vergogna del mondo. La feccia. La spazzatura. Siamo tutto quello che un Paese come l’Italia non dovrebbe diventare. E invece. Invece dovete svegliarvi. Allora no. Allora dopo Carola era è da un po’ che non scrivevo. Dovevo riposare le dita. Ma ieri. Ieri l’Inps ha snocciolato alcuni dati. Ci sono cinque milioni di pensionati italiani che vivono con una pensione di meno di mille euro al mese. Meno di mille euro al mese. Cinque milioni di pensionati italiani. Cioè la fame praticamente. In un mondo dove le cartolerie per farti spedire una mail ti chiedono un euro, e lo fanno anche con i pensionati, con i vecchietti, che non sapendo nemmeno cosa sia una mail, vanno in cartoleria. Ecco dicevo in un mondo dove costa perfino pisciare fuori casa, chi vive con meno di mille euro fa la fame. Ci trattano proprio come morti di fame. E allora l’Italia è quel Paese dove uno lavora una vita, mette via soldi, risparmia, investe, fa mutui, compra casa, regala la casa ai figli, ara la terra, si smazza, si sveglia all’alba, paga le bollette, le pratiche burocratiche, paga i sindacati, i bolli delle auto, le tasse, i rifiuti, la tassa sui panni stesi, sulla cacca dentro i pozzi, per poi trovarsi a settant’anni anni a farsi prendere per il culo da voi che invece i mille euro al mese ve li spendete in pranzi di caviale, champagne e i migliori cognac. Perché se la politica vuole fotterti e toglierti pure le mutande dal culo lo fa con i guanti, con gli asciugamani di seta, lo fa con eleganza, con tatto, non lo fa ruttandoti in faccia. No. Lo fa con il sorriso. Con apparente parsimonia. Con fare mellifluo.
Cioè uno in Italia lavora una vita, sputa sangue, manda a scuola i figli, li fa studiare, fa i conti con tasse e bollette, si sveglia presto al mattino, corri di qua, corri da là, paga l’Imu, la Tasi, paga sti cazzi, paga le cure, le spese, paga la badante a madre e padre, paga l’asilo dei preti e delle suore per mille euro al mese, per poi farsi prendere per il culo da voi che i mille euro al mese ve li mangiate vomitando zampe d’agnello dorate. Ridicoli. Goffi. Ignorate che in Italia ci sono cinque milioni di pensionati che vivono con una pensione da pulircisi il culo. Nemmeno immaginate la fatica che hanno fatto per quella pensione da morti di fame come li trattate. Voi. Voi super pagati che spendete soldi di qua e di là e poi vi fate i selfie alla mensa dei poveri. Pagliacci. Voi che spendete e spandete a destra e a sinistra e parlate di progetti di riforma sociale. Voi che twittate dalle poltrone lucidate col sedere dei collaboratori dei Ministeri e poi avete il resto del Paese che governate che muore di fame. Fanalino di coda ci hanno definito. Gli ultimi della classe. Voi. Voi che non vi siete lontanamente resi conto di cosa voglia dire governare. Voi che state formando giovani incapaci di lavorare, parassiti della società, amebe, giovani che aspettano a casa i soldi dello Stato anziché rimboccarsi le maniche e farsi il culo quadro . E poi voi. Voi che siete quelli delle pensioni, voi che anziché invogliare le persone a lavorare dite: rimanete pure a casa, a voi ci pensa lo Stato. Voi che la gente muore di fame e protestate se vi abbassano lo stipendio di 900 euro. Se vi diminuiscono di numero. Se vi lasciano a casa. Allora dove siete? Dove siete quando l’Italia non ha nemmeno da bere? Dove siete quando in Italia ci sono oltre otto milioni di poveri e quasi tre milioni costretti alla mensa dei poveri? Dove siete quando uno che prima lavorava si presenta alla mensa dei morti di fame con gli occhi spenti, la maglia con i buchi, il giubbino sgualcito, i sandali rotti ai piedi e fa l’elemosina? Non vi fa pena una persona di settant’anni che ha sempre lavorato, che ha sempre servito lo Stato, che ha sempre tenuto al caldo il vostro sedere, vedere che un giorno, anziché godersi la pensione é costretto a chiedere in ginocchio un misero tozzo di pane? Dove siete?
Dove straminchia siete?
#sbetti