
Sto seguendo l’elezione del presidente della Repubblica con dannato ed estremo interesse.
Uno perché Diritto costituzionale è stato uno dei miei esami preferiti insieme al Diritto penale e alla Medicina Legale. Per il mio sadismo presi anche 30 e Lode. Per Costituzionale invece divorai il manuale di 1000 pagine di Livio Paladin – chi se lo scorda! – in una settimana e quando andai a sostenere l’esame sapevo le cose a menadito. Tanto che il professore che mi interrogò sulla scuola pubblica e privata, alla seconda parte d’esame, si limitò a farmi una domanda e poi andò dal prof a dire: “Questa sa tutto”.
Ricordo ancora le lezioni del costituzionalista Mario Bertolissi.
Un forziere di esperienza e memoria che discostava molto dalla sola teoria. Una volta inciampai anche in cortile per non perdere nemmeno mezzo minuto delle sue lezioni. Le adoravo. Le stavo a sentire. Mi ci crogiolavo. Mi rimpolpavo. Mi ci rimpinguavo la mente.
Le sue lezioni erano incanti di vita. Racconti di come andava il mondo.
Le funzioni del Presidente della Repubblica erano spiegate bene nel manuale a cui doveva seguire uno studio approfondito della Costituzione. Se non sapevi la Costituzione eri un mentecatto che andava a Giurisprudenza solo perché così avevano deciso mami e papi senza capirne veramente l’essenza.
Se ti chiedevano l’articolo e non lo sapevi vedevi il libretto volare e addio sessione.
A Giurisprudenza a Padova ho formato gran parte del mio carattere che già era forgiato, battuto col ferro, lavorato a caldo, ma la facoltà e il lavoro che faccio adesso hanno contribuito a fare il resto. Allora dicevo – e poi arrivo al secondo motivo per cui mi interessano le elezioni quirinalizie – le funzioni del presidente erano e sono tuttora elencate all’articolo 87 della Costituzione dove al primo comma è stabilito che: “Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale”.
Quando le ho studiate tutte mi dicevo: “quante cose fa questo Presidente”.
Poi al bar incontravi sempre qualche cretino che veniva bocciato all’esame con la domanda sulle funzioni del presidente e che ti diceva che tanto il Capo dello Stato in Italia non conta un tubo. Quando feci l’esame di Diritto comparato in effetti provai un po’ di invidia per quel Paese oltreoceano il cui presidente viene eletto dal popolo. Perché io sono una di quelle che non ama essere portata. E quindi pensai che mi sarebbe piaciuto poter eleggere il mio presidente.
E qui vengo al secondo punto. Il presidente in Italia se operasse bene, anziché mulinare la lingua e scivolare sul concime preparato dai partiti, ha un sacco di funzioni. Tra queste c’è anche la presidenza del Consiglio superiore della Magistratura che ultimamente è nel mirino per le porcate assurde che partorisce ogni giorno.
Una Magistratura malata. A cui non esiste alcun vaccino. Se non riformarla dalla testa ai piedi.
Un presidente della Repubblica concede anche la grazia. Cosa che non deve essere prerogativa degli ergastolani ma anche e soprattutto dei bravi padri di famiglia finiti in carcere perché in questo Paese aumenta la marmaglia di gente che si introduce clandestinamente e ne commette di tutti i colori. Ha il comando delle Forze Armate.
E soprattutto deve garantire L’Unità Nazionale. Quando studiavo Legge inoltre avevo imparato a menadito quell’articolo 90 dove si dice che il presidente può essere messo in stato d’accusa solo per alto tradimento o attentato alla Costituzione, ma tanto ti dicevano che non era mai accaduto o che accade raramente.
Il presidente che verrà, sarà quello che salta al galoppo di un’epoca in cui l’unità nazionale praticamente non esiste. Non esiste nemmeno quella tra le varie coalizioni, figuriamoci quella nazionale. Sperando che saltando non scivoli sul concime.