A mezzanotte passata posso raccontarvi questa storia. Allora anche per #Storie2020 questa è la storia di un ragazzo, che c’ha sedici anni, che è nato il 30 maggio 2003, che il Novecento non ce l’ha nemmeno sulla carta d’identità e che ha un sogno nel cassetto: diventare ballerino. E magari un giorno rappresentare l’Italia nel mondo.
Quando l’ho intervistato e gli ho chiesto se non gli mancasse la quotidianità con i compagni di classe, il vivere le prime feste, i primi amori, mi ha risposto: “se credi che la felicità sia lì, allora devi inseguirla”.
Una frase che mi ha lasciato senza parole. Noi vecchi, così abituati a riempirci di sogni, a riempirci di desideri irrisolti, frustati e frustanti, che ci sfuggono di mano sotto il naso. Anzi ricordo anche che alle sue parole, sono stata zitta per circa cinquanta secondi. Stavo fumando una sigaretta e non riuscivo nemmeno a fare un tiro. L’ho lasciata consumare.
Ho allungato lo sguardo oltre l’orizzonte e ho detto: “cazzo sto ragazzo, c’ha ragione”.
Perché dovete sapere che Riccardo Giorgio Gregolin quella felicità la sta inseguendo e vivendo tutta. Oh sì. Sveglia presto tutte le mattine. Studia dove capita. In pullman. In auto. Quando ha tempo. Fa il liceo delle Scienze Applicate. Il vecchio liceo scientifico. Studia online e prepara compiti e interrogazioni studiando da privatista.
Ma è bravo Riccardo. Basta soltanto guardarlo. Volteggia, si alza sulle punte, sta in volo, atterra sul palco, fisico perfetto.
Ogni giorno si allena dalle due del pomeriggio alle otto di sera.
Abita a Quarto d’Altino e studia danza nella famosa scuola di Castelfranco Veneto Il Balletto Scuola di Danza e GruppoJuniorVeneto- Castelfranco Veneto
Da Quarto d’Altino a Castelfranco ci impiega un’ora, un’ora e mezza.
Quaranta chilometri.
Quaranta chilometri avanti. E quaranta chilometri indietro. E così tutti i giorni.
Ha vinto vari premi e competizioni e ora vola a New York. Ma per andare a New York ci vogliono soldi. Le spese per il volo, vitto e alloggio sono a carico della famiglia. Il padre Michele Gregolin cerca qualche sponsor. E Riccardo qualcuno che ami il mondo della danza, anzi l’arte, e che lo possa sostenere nelle sue trasferte.
Ora su Facebook è partita una raccolta fondi – di cui vi allego il link qui sotto – e c’è già un’azienda di Rubano con l’operazione 300grammi che si è offerta.
“Il mondo della danza è un mondo costoso – ci racconta Riccardo – la mia giornata inizia la mattina presto con lo studio perché comunque continuo a studiare. Il tempo libero è limitato ma tutto questo non mi pesa perché il mio sogno è più importante di tutto il resto”. Già. Zero distrazioni. Tantissima concentrazione. E avanti sempre.
Perché come mi aveva detto un amico fotoreporter una volta, Gabriele Orlini, con cui siamo andati sotto il cavalcavia della tangenziale di Milano a raccontare di migranti, ecco mi aveva detto una frase che fa più o meno così: “perché quando senti i tuoi scarponi scricchiolare, allora è lì, è lì che devi andare”.
E questa storia la trovate sul #Giornale
#sbetti 💙🕺🏿💜
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