
Voi avete problemi seri. Gli psicologi servono a voi. Non a noi.
Perché quindi non ho capito esattamente cosa ci è “consentito” fare, ma poco importa. Sono già abbastanza schifata. Insomma chi possiamo andare a trovare? Tutti e nessuno. Secondo il Dpcm i coniugi. I partner. I conviventi. Non si capisce bene se possiamo andare a trovarli dal bagno alla cucina dato che convivono con noi. Le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo. Anche qui “in claris non fit interpretatio” va a farsi na cippa. I parenti fino al sesto grado. Quindi i figli dei figli dei figliastri dei figli dei figliastri, ma si attendono chiarimenti dal governo; i fidanzati, purché siano “legati da uno stabile legame affettivo”, anche qui non si capisce bene, perché mettiate che io abbia incontrato l’uomo della mia vita negli ultimi tre mesi, quel legame è classificabile giuridicamente parlando in una ottica di buon senso “stabile legame affettivo?”. Chi lo decide? Il poliziotto? Il carabiniere? Che documento devo portare? I selfie fatti al ristorante prima che chiudessero? O le videochiamate su whatsapp perché sono quattro mesi che non lo vedo? Non ho capito. Attendo chiarimenti dal governo. Poi posso andare a mangiare dalla nonna? Sì, a patto che le stai distante, giustamente, ma le riunioni di famiglia sono assolutamente vietate. E come fanno a controllare le riunioni di famiglia? Cioè se devo prendere delle decisioni con i miei e ci troviamo nel salotto dei miei genitori di 60 metri quadri, praticamente un appartamento normale e siamo in quattro, ossia ognuno ha 15 metri quadri a testa dove far uscire l’aria e parlare la bocca, può bastare? Non ho capito. Il governo chiarisca. E’ possibile organizzare un party? No assolutamente no. I video party invece per far vedere quanto belli siamo su Facebook, ecco bè quelli sì. Poi vietate le visite agli amici. Ho amici che mi conoscono meglio di me stessa. Dove mi sento protetta anche se dormo a fianco nel deserto per quattordici ore di seguito, che non me la metterebbero mai nel culo, ma non li posso vedere. Per vederlo dovrei dire all’amico: “tagliati le gomme dell’auto”, così ti vengo a prendere e sali dietro perché c’è un motivo di necessità e urgenza. Invece posso fare sport. No di squadra ovviamente. Posso andare in tram e in bus, ma meglio evitare. Graditi i 200 euro dei comuni per comprarmi una bici. Posso ritirare il cibo e mangiarlo appena dentro al cancello di casa, oggi installo una tenda in giardino per creare un angolo ristogarden. Non posso fare shopping. Tranne quello online, ma anche lì state attenti. E non posso dormire nella mia casa al mare. Cioè praticamente se dopo essere andata nella mia casa, ed essermi smazzata tutto il giorno per sistemare gli intonaci e mettere su le impalcature per la manutenzione, e sono stanca morta, il governo mi dice che cazzo, porca puttana, non posso dormire nella casa!!! Mi devo mettere in auto e se mi viene sonno, gettarmi la bottiglia dell’acqua addosso e se proprio non funziona.
C’è sempre il parcheggio dell’autogrill. Comodo. Efficace. Pulito.
Ci puoi pure fare pipì.