Quel borgo a forma di piramide, dove ai telefonini si preferiscono gli occhi

Dal diario di Facebook 9 agosto 2019

Esistono posti nel mondo dove ancora la gente si prende per mano. Dove le parole contano più delle scartoffie. Dove gli sguardi contano più dei volti. Esistono posti nel mondo che sono incontaminati, dove gli uomini vivono ancora col calar del sole e col far del giorno. Posti dove ai telefonini si preferiscono gli occhi. Dove agli smartphone si preferiscono gli sguardi. Dove alle chat si preferiscono gli abbracci. Posti dove ancora i bambini giocano a pallone. Gli uomini lasciano le porte spalancate. E la gente siede al tramonto del sole. Posti dove le donne passeggiano da sole. Dove tutti si salutano. Dove si dice grazie permesso buongiorno.

Dove ci si fida. Dove ci si incontra. Dove si aprono le porte di casa e si offre da bere.

E allora oggi sono stata in questa valle. Questa valle immersa nei calanchi e nelle colline marchigiane che sembrano tappeti di lana di lino di cotone. E questo che vedete qui è #Castignano. Un piccolo piccolo piccolissimo comune in provincia di Ascoli Piceno. E allora qui c’ho trovato una donna. Marcella. Una donna che mi ha fatto fare il giro del paesello, che mi ha presentato le persone, che mi ha fatto percorrere quei marciapiedi fatti di ciottoli scavati dal tempo a piedi nudi. Una donna che mi ha condotto fino a su su in cima al duomo di San Pietro. Una donna piccolina magrolina, i capelli corti corti, e una vocina flebile flebile. Le parole le uscivano dalla bocca in un modo così naturale e per parlare usava la parte superiore, ogni volta che pronunciava una parola arricciava il labbro in su e parlava. Una donna dai modi gentili, eleganti, dolci senza essere dolciastri, una donna cauta, calma ma con un’energia addosso e una ospitalità pazzesche.

E allora giunte fin su a San Pietro, mi sono sporta dal parapetto, ho spalancato gli occhi, mi sono accesa una sigaretta, ho respirato quell’aria pulita, mi sono riempita lo sguardo di paesaggi incantevoli e l’ho ringraziata.

E così continuando il viaggio ve lo volevo raccontare.

#sbetti

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