Eppure nessuno vuole abbattere i cani

Qualche tempo fa mi sono occupata di lupi. E mi avevano colpito le parole di un esperto che avevo intervistato sull’Appennino tosco ligure.
Mi aveva detto che ogni anno, in Italia, ci sono oltre 71 mila ricoveri per ferite provocate dai cani.
E che non per questo ci mettiamo a sterminare tutti i cani del mondo.
Una posizione abbastanza condivisibile soprattutto col fatto che alcune volte i padroni degli amici a quattro zampe sono quattro zoticoni impressionanti.
Mi riferisco a quelli che detengono i cani come allarmi di sicurezza per le loro egregie ville. Ultimamente, infatti, ne vedo di qualunque stazza liberi.
Liberi di girare in mezzo ai giardini frequentati dai bimbi. Liberi di andarsene a zonzo in mezzo ai campi e di correre per strada in mezzo ai runner. Sono cani aggressivi, dobermann, rottweiler. Che se proprio uno deve tenere un cane di queste dimensioni e con questa carica aggressiva, abbia almeno la compiacenza di tenerselo chiuso in casa, in giardino, al cesso, dove gli pare, ma non in giro. Per non parlare poi delle merde di cane che finiscono per strada e anche qui ci sarebbe un capitolo da aprire.
La vicenda dell’orsa Jj4 è più o meno la stessa cosa.
Purtroppo per una mia predisposizione innata nutro una IMMENSA scarsa fiducia nell’umanità intera. Gli esseri umani sono quattro zoticoni presuntuosi arroganti incivili e cafoni che credono di poter cambiare la natura perfino facendo nascere i bambini a destra e a manca.
Che credono di avere in mano le redini del mondo e invece non sanno nemmeno tirare la cordicella del water nei bagni pubblici (E forse nemmeno in quelli di casa).
L’orso, come qualche altro esemplare, in Italia è stato importato. Importato con quei grandi bei progetti, acchiappaturisti, di cui i politici e gli studiosi si riempiono la bocca.
Tutti piani finanziati con i soldi pubblici ossia con i nostri e che mancano di piani di contenimento. Ossia questi progetti funzionano così: si importano gli esemplari, li si immettono nell’ambiente, li si lascia liberi di pascolare, questi si riproducono e all’improvviso ci ritroviamo invasi e la situazione sfugge di mano.
Così una volta scoppiata l’emergenza, si dice così ora, l’essere umano cosa fa. Crede che per risolvere il problema basti abbattere un orso che ha avuto la sfiga di incappare in un runner che stava correndo in mezzo al bosco.
È accaduto con i lupi. I daini. Con qualunque animale creiamo, importiamo, partoriamo, facciamo arrivare perché ci crediamo padroni di poter rovesciare e manipolare la natura come ci pare e piace.
Ecco la vicenda dell’orsa in Trentino è proprio questo. Lo specchio della grettezza e della bassezza della nostra società. Che ti usa e poi ti getta via. Che ti sfrutta e poi ti ammazza. Che se ne serve e poi se ne disfa.
Che si crede lupo e invece è agnello.
Che si crede padrona del mondo e invece non sa nemmeno controllare le merde dei propri cani per strada.

sbetti