L’ennesima prova che la magistratura in Italia crei un ginepraio di danni immensi, la si è avuta il 14 aprile scorso, in diretta direttamente dal Trentino, quando il TAR di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4.
L’orso – scusate se uso il sostantivo maschile non me ne vogliano le femministe – colpevole di aver fatto l’orso, non sarà abbattuto. Che dire. Il tar ha accolto il ricorso degli ambientalisti e animalisti da salotto. Quelli che vanno in giro col telefonino sempre acceso, che mangiano tonno al posto del prosciutto e che per far sentire la loro voce organizzano proteste schizofreniche e se per caso arrivano le multe paga Pantalone. Da dire che già nel 2020 quell’orso aveva aggredito un uomo e suo figlio. E che già nel 2020, Fugatti, il presidente del Trentino, aveva emesso un’ordinanza di abbattimento. Fugatti vi ricordo in questi giorni viene ritenuto quasi più responsabile dell’orso.
Ecco in quell’occasione gli ambientalisti e gli animalisti da salotto fecero ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato. E anche in quella occasione i giudici diedero loro ragione. Ossia, come avviene per la stragrande maggioranza dei delinquenti, una volta che vengono presi vengono anche liberati. Questo, come possiamo appurare dalle accurate e petulanti cronache di questi giorni, accade sia con gli uomini. Che con le donne. E sia anche con gli animali. Nessuno è escluso. Del resto se si lascia libero uno stupratore. Non vedo il motivo per cui non si debba lasciare libero un orso incapace di intendere e di volere. Orbene. Dicevo. Già nel 2020 Jj4 aveva sguainato i suoi artigli. Ma i giudici pensarono bene di rimetterglieli dentro la fondina, concedendole la grazia. Il che vuol dire, se la conditio sine qua non non mi inganna, che se i giudici non l’avessero graziata, Andrea Papi a quest’ora sarebbe ancora vivo.
Sia chiaro che pur non essendo io un’ambientalista da salotto – a 18 anni finii su tutti i giornali perché difendevo la barbarie del tiro del collo a un’oca – io non sono per l’abbattimento dell’orso. Anche perché non vedo il motivo di abbatterne uno per educarne 100, dato che Yoghi non mi risulti possa capire. Ma visto che l’orso in questione era già stato segnalato come esemplare pericoloso mi chiedo perché non si sia più fatto niente in seguito. I giudici che tanto magistralmente avevano emesso il loro verdetto avrebbero anche potuto darci la soluzione. Ossia che fare di questo orso? Dove ce lo mettiamo? Disporne il trasferimento. Metterlo in uno zoo. Metterlo a casa di qualcuno. Inserirlo in un programma di recupero alla Jurrassic Park. Invece zero. Niente di niente. Del resto le toghe devono fare così. Il terzo potere. Quando non sanno cosa dire, si passano la palla tra di loro perché non possono intervenire nel merito. C’è un detto però che dice che sbagliare è umano. Perseverare è diabolico. Sperando non debba esserci un prossimo morto.
