Ho letto questa roba allucinante accaduta sulle colline vicino ad Arezzo secondo cui un uomo, Sandro Mugnai, 53 anni, che di professione fa il fabbro, sarebbe stato incarcerato perché difendendosi da un delinquente albanese, tale Gezim Dodoli, che gli stava demolendo la casa con una ruspa, gli avrebbe sparato colpendolo a morte.
Mi chiedo cosa debba succedere sul pianeta Italia perché sia consentito difenderci.
Se qualche giudice si metta una mano sulla coscienza arrivando a riconoscere senza tanti complicazioni e cavilli e udienze e rinvii e processi mediatici, la legittima difesa.
Se nemmeno una ruspa serve a provare che la difesa era legittima…
Viva Dio, sfido chiunque a sopravvivere con una ruspa che ti piomba in casa. Anche perché vorrei ben vedere se domani qualche menteccatto si presentasse con una ruspa davanti un tribunale, se qualche guardia non provveda a sparargli.
Ora Mugnai, grazie al gip – un giudice c’è – è stato scarcerato ma mi chiedo chi lo ha messo dentro ipotizzando l’accusa di omicidio volontario a cosa pensasse in quel momento e quali studi abbia fatto.
Se la legittima difesa non è più legittima nemmmo dinanzi a una ruspa, che ti sfonda casa mentre la tua famiglia sta lì dentro, allora quando è legittima?
Con cosa, chiedo ai giudici, un pover’uomo si sarebbe dovuto difendere dinanzi a un albanese che gli stava sfondando l’abitazione con un escavatore? Chi avrebbe dovuto chiamare? Batman? Godzilla? Superman?
Un povero disgraziato a cui entrano in casa e ti rapinano e ti legano la moglie e la figlia con cosa si può difendere in questo Paese pieno di indottrinati e dementi?
Parlateci con questa gente vittime di rapina. Hanno l’immagine dei banditi stampata negli occhi. Non ci dormono più la notte. Si sono mangiati tutto tra avvocati giudici processi e rotture infinte di coglioni.
Quando studiavo Legge mi hanno sempre detto che la vita è sacra e che il diritto di difesa dei deliquenti è sempre legittimo.
Non ti insegnano, bada bene, – prendete appunti – che la difesa è sempre legittima. Ma che i banditi vanno difesi sempre. Capite che razza di robe ti inculcano in testa?
Poi quando ho iniziato a fare questo lavoro e ho iniziato a occuparmi di questi casi, i vari Stacchio Zancan Ermes Onichini Birolo Guido Gianni Mario Roggero ecc ecc e ho parlato con loro, ho percepito palpabile il loro terrore, la loro rabbia, la loro frustrazione. Quel sentirsi traditi da uno Stato che anziché condannarli dovrebbe difenderli. Quando uno ti entra in casa dieci volte e ti picchia e lega la moglie non stai tanto lì a pensare a come ti muovi. A calcolare se spari in proiezione ortogonale ad angolo di 90 gradi o se il proiettile cade perpendicolare al suolo o se si sfracella sul muro o se da un colpo potresti causare un rimbalzo alla velocità di 800 metri al secondo che prima rimbalza e poi esplode. Queste sono le perizie. Fare di tutto per incolpare il padre di famiglia e liberare il delinquente perché non siamo padroni in casa nostra. Ci sono perizie che paiono tavole geometriche di educazione tecnica delle medie, per provare a incastrare chi in quel momento voleva difendere la sua famiglia. “E tu hai colpito alle spalle?”, “e ti sei girato a 47 gradi” e “il colpo non era perpendicolare al pavimento” e “aspetta vieni qui che misuriamo col goniometro”.
Poi quando ho visto gli occhi di uno di loro ho capito cosa possa provare un uomo a vivere con la vita che gli scivola tra le mani.
sbetti
