Una generazione di stravolti

L’altro giorno ho intervistato una donna imprenditore, titolare di un’azienda che dà lavoro a 70 persone. Nel mezzo del servizio mi ha detto che da due anni cerca operai ma non li trova. Trovate il pezzo su Libero.
Lei cerca tornitori. Fresatori. Ragazzi appena usciti dalle scuole che sappiano come tenere in mano un tornio. Una macchina.
Ma in due anni di pandemia nessuno le ha mai suonato il campanello. In Italia non manca il lavoro. Manca la prospettiva. Che è una cosa diversa. Il problema dei giovani che non trovano lavoro andrebbe rivisto dalla parte di chi il lavoro lo offre e trova delle mezzeseghe abituate a condividere le stories su Instagram e le dirette su Tik Tok.
Il problema della mancanza di lavoro è che manca manodopera qualificata. Specializzata. Manca personale che abbia voglia di imparare un mestiere. E mancano anche le scuole che ti preparino a quel mestiere. Anche perché, diciamocelo qua, con la storia di aver laureato anche i cani e i porci, abbiamo perso di vista quello che veramente interessa. Alcuni fenomeni per il fatto di avere un pezzo di carta in mano si credono padreterni. Nessuno ti insegna a fare l’idraulico. Nessuno ti insegna a fare l’elettricista. Nessuno ti insegna a fare il muratore. Devi solo entrare in una ditta e imparare. Ma le aziende ora sono talmente oberate di regole e prescrizioni che anche far fare due ore di lavoro a uno diventa un problema. La titolare che ho intervistato ha fatto un accordo con una scuola che prevede che due giorni a settimana i ragazzi del 4* e 5* anno seguano le lezioni e in classe e gli altri tre giorni vadano in fabbrica. C’è un bisogno disperato infatti di gente che sappia fare e che voglia imparare un mestiere. La scuola poi in questo non ti aiuta.
Sforna una quantità di imbecilli che durante il primo mese di pratica negli studi legali (visto con i miei occhi) ti chiede come si fa una raccomandata. Sopravvivono i più svegli. I più intraprendenti. E i più scaltri. Gli altri dopo un po’ finiscono a casa a rincitrullirsi e presentare domanda per il reddito di cittadinanza. Uno dei meriti dei grilli è quello di aver posto il seme infernale nella coscienza dei giovani che anche se rimani a casa a grattarti le palle puoi benissimo beneficiare di un obolo che lo Stato ti concede semplicemente perché gli fai pena. Del resto parlavo anche con il titolare di un bellissimo hotel, che gente che vuole lavorare soprattutto sabati e domeniche non ne trova più. Nemmeno le sere. Molti non arrivano nemmeno a parlare di contratto perché ti dicono: “Se è per la sera io non sono disponibile”. E tanti altri invece preferiscono lavorare in nero così da non perdere i sussidi avuti.
Una parti di popolazione giovanile poi gioca a fare gli influencer. Gente che passa le proprie giornate a cambiare abito 5 volte e fare le prove davanti lo specchio perché così quando “monti il video crei l’effetto”. Gente che passa giornate intere a spalmarsi creme sul viso e sul sedere o farsi promotore di diete cammini digiuni equilibri strani.
Mai qualcuno invece che ti insegni a tribolare per guadagnarti da vivere.

#sbetti

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...