Io controllata al bar. Messina Denaro senza manette

Volevo rendervi edotti di un fatto che mi è capitato ieri. Ero al bar come di consueto a bere il caffè e leggere i giornali quando a un certo punto dietro di me sento: “Buongiorno”.
Mi giro e vedo un uomo in divisa. Sorridendo ricambio il saluto e gli chiedo cosa volesse. Lui con fare autoritario mi dice: “Può fornire i suoi documenti prego”. Gli chiedo perché mai. Per quale motivo. Sono una semplice cittadina che di prima mattina, prima di andare a sputare sangue lavorando e dilaniandosi l’esistenza maciullando gli anni belli nella droga di questo mestiere, sta bevendo un caffè e leggendo le notizie del giorno. Lui mi risponde che deve fare un controllo e che l’alternativa in vista di un mio eventuale rifiuto era la caserma. Ora.
Apro la borsa e tiro fuori il tesserino da giornalista e la patente di guida. Lui prende i miei documenti e si va a ponare sopra il bancone del locale e inizia a scrivere. Siccome ho imparato a farmi scivolare le cose, e non preoccuparmi più del dovuto – ci starebbe una frase ma evito – continuo a leggere il mio giornale e finisco il caffè. Anzi nel frattempo esco anche a fumare tanto era il tempo di attesa per riavere indietro le mie tessere.
Tornata dentro, mi si avvicina un altro carabiniere che mi pone i documenti. Gli chiedo come mai, cosa cercassero, dato che il bar era pieno e hanno fermato solo me. Per carità di prima mattina non sarò il massimo ma non ho la faccia da delinquente. E loro mi rispondono: “Un controllo”.
Nel mentre volto la pagina del giornale, per la precisione il Corriere, toh chi mi capita sottomano? Un pezzo riguardante Matteo Messina Denaro. Li guardo e dico loro: “Che dispiacere”. Prego?
Sì prego.
Allora praticamente è accaduto che tipo dieci giorni fa abbiano arrestato un mega farabutto di nome Matteo Messina Denaro che di professione faceva il latitante e che nella sua stupenda carriera da top manager boss di Cosa Nostra abbia anche fatto sciogliere un bambino nell’acido e si sia occupato di organizzare il planning e lo schedule per far saltare in aria Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con tanto dell’utilizzo di nuove tecnologie Green e telecomandi comandati a distanza. E oltre a questo per i quali non basterebbero dieci ergastoli, sia macchiato anche di omicidi e quant’altro.
Matteo Messina Denaro quando l’hanno preso, era bello bello, tranquillo tranquillo, a casa propria che si stava facendo le cure in una clinica dove poi sulle recensioni nella pagina hanno iniziato a scriverci di tutto. Eppure quando l’hanno arrestato poverino non gli hanno messo manco le manette. Niente sparatorie sul filo del rasoio. Niente inseguimenti in stile serie poliziesca di quelle prodotte in Germania. Niente trucco o parrucco o chirurgia maxillo facciale. Si è fatto prendere come mamma l’ha fatto e come si è evoluto nel tempo.
E che tristezza vedere Matteo Messina Denaro preso e arrestato ma quale vittoria dello Stato. Soprattutto se penso che abbiamo avuto per due anni i cittadini controllati con i droni.
Monitorati con i certificati verdi che poi anche la sottoscritta ha scoperto non valere un tubo. Dato che ci hanno raccontato un sacco di balle e ce le siamo bevute tutte. Per mesi sono andati in giro a controllare i cittadini dove facevano la spesa, la pipì loro, quella del cane, dove gli adolescenti si baciavano sulle murette; hanno controllato i vecchietti a messa, li hanno multati, fatti uscire al freddo, hanno ispezionato le signore dal parrucchiere, hanno fatto presentare autocertificazioni dichiarazioni prove che stavamo andato a incontrare i nonni. E se abitavi a 24 metri anziché a 12 non ci potevi andare.
Per mesi i servi di Dio e Conte, le sentinelle del covid ci hanno detto dove dovevamo passare, uscire, entrare, ci hanno controllato sulle spiagge, le mascherine anche all’aperto. Gente che controllava le biblioteche. Metteva i libri dentro sacchi neri in quarantena. Per mesi non potevamo fare più di 200 metri per poi scoprire che magari Messina Denaro durante la pandemia di metri ne ha fatti anche 400.000 ed era l’unico ad andare in giro per l’Italia in barba alle vostre disposizioni inutili anticovid.
Ora le forze dell’ordine fanno il loro dovere e io li ringrazio per questo – Tra l’altro ho gradito il controllo perché mi sono ricordata che devo andare a ritirare un documento – ma forse questo governo dovrebbe intervenire per fare in modo di impiegare le forze dell’ordine dove servono. Che a controllare la gente al bar del paese lo trovo alquanto svilente.
Io avrò bevuto un caffè. Pagato con carta di credito (ma per ragioni emergenziali) Messina Denaro non credo.
Vi auguro buonanotte.

#sbetti