
Dal diario di Facebook 29 luglio 2019
La chiesetta spostata con le cotiche di maiale. Quando niente era impossibile.
Questa mattina mi sveglio e vedo che in un gruppo del paese dove sono cresciuta, Santa Maria di Sala, un paese in provincia di #Venezia, condividono questo articolo. Questo qui. Che vi metto qui sotto. Parla del trasloco della Chiesa della Madonna Mora. E me lo dice ogni volta mio padre. Un trasloco. Cioè hanno preso una chiesa, se la sono imbracata e l’hanno spostata. Pazzesco. Formidabile. Esemplare. Epocale. L’unico caso in Italia. Allora io sapevo di questo trasloco. Lo sapevo. Si racconta che abbiano spostato la Chiesetta della Madonna Mora. “Ma come spostata?”. “Sì, l’hanno presa e l’hanno trascinata”. “Trascinata? Ma come? Dai è impossibile”. Ma stamattina leggere quel pezzetto di giornale del 1986, bé mi ha fatto un certo effetto. C’avevo due anni. Ed è pure il giornale con cui ho iniziato questo mestiere.
Una chiesetta costruita dagli abitanti di Caselle nel 1893, spostata il 25 novembre 1986 “con un sistema di putrelle sollevata da sei martinetti e quindi fatta scorrere su delle cotiche di maiale”. Restaurata nel 1987. Cotiche di maiale capite?
Ecco, siamo nel 2019 e non lo so se in Italia ci sia mai stata qualche altra chiesa cattedrale duomo museo edificio struttura casa palazzo abitazione che siano stati spostati con le cotiche di maiale ma so che la chiesetta è ancora qui. Ed è bella, come non mai.
E sul ciglio di questa strada. Qui davanti. Fumando. Ve lo volevo raccontare.
sbetti đź’›


