Ho iniziato a fare la pendolare a 14 anni

Ho iniziato a fare la pendolare a 14 anni. Che non mi veniate a dire che difendo gli studenti di sinistra perché non sapete manco di che minch.. state parlando. E mi viene perfino da ridere quando sento che qualcuno impiega un’ora per andare all’università. Prendevo l’autobus alle 6.50 del mattino e mi svegliavo alle 5.45.
Il più delle volte prendevo sonno ed erano corse. Per un anno poi, siccome non ci stavamo tutti dentro lo stesso stabile (era ancora l’epoca dove le culle erano piene) me ne andavo a 40 chilometri da casa, a 15 anni, cambiando due autobus e battendo il culo al freddo, di mattina presto, quando era pieno inverno. Ed era ancora buio.
Rifarei tutto. Viaggi compresi. Quelli mi consentivano di studiare.
E la scuola fuori dalla mia città mi ha permesso di svegliarmi e di ampliare i miei orizzonti.
Quando alcuni miei compagni mi chiamavano alle tre del pomeriggio e avevano già digerito, io, come tanti altri, in quel momento scendevo dall’autobus.
Stessa cosa all’università non ho mai preteso di vivere sotto la facoltà. Anzi. Al licelo mi ero puntata che volevo quello. E volevo andarmene in città. La vedevo più bella. Più accogliente. Più alla mia portata. Ero stanca della campagna dove la gente pensa a uscire il sabato sera, farsi la macchina e metter su famiglia.
La protesta degli studenti con le tende, più che legittima ripeto, non è la protesta, degli studenti con le tende e basta, ma è la protesta di tutti. Delle famiglie con le pezze al sedere che non arrivano a fine mese. Dei ricercatori dottorandi che se hanno deciso di fare ricerca in Italia sono condannati a fare i morti di fame.
Ma la gente non guarda al di là del proprio naso. Guardare in faccia al problema non significa assecondare le proteste degli studenti anche fannulloni e che impiegano 15 anni per finire l’università con i soldi nostri e di mamma e papà.
Ma significa mettere mano a una questione che non può più rimanere irrisolta. Dato che è un dato di fatto che gli affitti a Milano siano lievitati a dismisura. Non significa stendere il tappeto rosso agli universitari che trovano il tempo per accamparsi sotto la pioggia.
Il punto, è, rendetevene conto, che ci sono voluti quattro studenti, ma veramente quattro, che trasformassero le università in tendopoli per far venire fuori il problema del caro affitti.
Rendetevi conto di come siamo presi.

sbetti