
Sinceramente le vaccate speravo di averle udite tutte in questa squallida campagna elettorale. Invece evidentemente mi sbagliavo.
Erano rimasti ancora dei colpi in canna, ultimi scampoli da spalmare in faccia.
È infatti noto come lo “sparamerda” sia stata l’arma più potente di tutto il periodo pre elettorale in una lotta continua fatta solo per infangare e denigrare l’avversario.
I perdenti fanno così. Quando sentono che stanno per perdere e i risultati sono ormai decisi, anziché costruire e proporre soluzioni alternative, tendono a sfottere l’avversario, calpestarlo, prenderlo per i capelli, tendergli la mano e buttarlo direttamente giù dal burrone.
Detto ciò i tiratori di letame sono tornati in auge.
Insomma che è accaduto.
È accaduto che Rula Jebreal, divenuta icona simbolo dei radical chic e di tutta quella gente perbenista che se può tirarti giù dal burrone ti ci tira, ha espresso in un tweet tutta l’infamia che una donna – le donne sono l’asso di coppe per queste cose – possa partorire.
Attaccando il video dello stupro condiviso da Giorgia Meloni ancora un mese fa – meglio tardi che mai – ha scritto: “Durante la sua campagna elettorale la nuova premier italiana ha diffuso un video di stupro insinuando che i richiedenti asilo siano criminali che vogliono sostituire i cristiani bianchi.
Ironicamente, il padre della Meloni è un noto trafficante di droga/criminale condannato che ha scontato una pena in un carcere spagnolo”.
Bam. Senso del discorso? Zero.
Ora non si capisce bene il senso di inveire contro una donna e di andare a tirare fuori dal cestello dei panni sporchi cose vecchie, di una infanzia sofferta, mai vissuta, e per di più di famiglia.
Detto soprattutto da una persona che si erge a paladina dei diritti di tutti.
Dove sono finiti i principi di non colpevolezza? La responsabilità penale è personale? Lo Stato di diritto? Il principio di legalità? Il famoso: “i figli non paghino le colpe dei padri”.
Ma soprattutto mi chiedo, con tutta quella gente che accogliamo qui in Italia e che ne combina di tutti i colori, dobbiamo assistere agli attacchi misogini della stampa estera.
La Meloni ovviamente ha palesato la querela. E Rula insiste: “Il giorno dopo che Meloni ha minacciato di farmi causa per un tweet, i media hanno lanciato un assalto razzista, islamofobo e misogino”.
Io veramente non capisco chi sia il razzista e il misogino. Vedo solo tanta tristezza.