Studenti e influencer con ancora i denti da latte. Ingrati

Ho letto che gli studenti del liceo Manzoni di Milano hanno occupato la scuola perché si dicono preoccupati di questa “fase politica pericolosa e repressiva, visti gli ultimi risultati elettorali”.
Mi viene da ridere.
Non so cosa sia più pericoloso.
Se il falso allarme del fascismo e gli studenti con ancora i denti da latte o le fantomatiche influencer che con i loro 124 mila followers non mostrano un briciolo di dignità e di rispetto per i vecchi.
Una tizia, di cui ora ignoro il nome e me ne vanto, ha detto che i vecchi non dovrebbero votare. Che se ne stanno lì “aggrappati alla vita”. E che sono dei vecchi rincoglioniti babbioni che non sanno cosa c’è fuori.
Ingrata che non è altro. Nemmeno il rispetto per chi l’ha messa al mondo e l’ha mantenuta.
Io invece mi sento molto preoccupata dai cantanti che prevedono giorni tristi per la democrazia, dalle influencer con le labbra rifatte, i denti da latte, che tra la vendita di un paio di “ammazza scorregge” e una storia su Instagram con la mona al vento, propongono modelli di vita evanescenti e inconcludenti e discriminano, perché di discriminazione si tratta, tutte quelle persone che non la pensano come loro.
Del resto. Ho imparato a mie spese. Sei libero se sei come loro. Sennò diventi una mosca da schiacciare.
Non so davvero chi sia il più fascista veramente. Anche perché poi leggo che contestualmente a queste proteste degli studenti con ancora i denti da latte, ce n’è una in Iran ben più importante che i nostri figli dei vecchi rimbambiti babbioni rincoglioniti non sanno manco cosa sia.
Sono gli studenti della facoltà di Medicina dell’Università di Shiraz, nel sud dell’Iran, che protestano nel campus dell’ateneo per Mahsa Amini, la 22enne morta mentre era in custodia della polizia morale dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.
Radunati nel cortile, hanno iniziato a scandire slogan in una sorta di abbraccio virtuale tra ragazze e ragazzi.
Qui invece si chiudono dentro le scuole, saltano ore di lezione – che dato il livello di ignoranza non farebbe loro male frequentare – per parlare dei rischiosi risultati elettorali.
E si vede che questi studenti da latte hanno una visione strana della democrazia.
Forse credo che visti i risultati, vi converrebbe studiare. Magari anche solo aprire i libri.

sbetti