
Sono andata a raccogliere alcune storie e testimonianze di gestori dei locali che faticano a trovare personale e di giovani invece che vorrebbero lavorare ma che trovano offerte così talmente penose che è meglio lasciar perdere.
Se da un lato trovo titolari disperati costretti a spazzare per terra – nei locali non si trovano nemmeno più gli indiani – dall’altro ascolto ragazzi a cui offrono 1800 euro al mese, sette giorni su sette, 12, 13 ore al giorno, senza vitto e alloggio. Che uno pensa: “Buono 1800”. Ma se poi uno va a guardare effettivamente, sono 5 euro l’ora, e un affitto ti costa anche 1000 euro al mese.
In tutto questo si aggiunge la mancanza di personale qualificato. La mancanza anche solo di camerieri. E una delle cause di questo tracollo lavorativo è il reddito di cittadinanza. Una misura atta a rinfoltire i divani, con gente pagata per non fare nulla. Molti gestori dei locali mi hanno confermato che qualcuno si presenta al colloquio e pretende di essere preso in nero altrimenti perde il sussidio. Un obbrobrio.
Il mio servizio su Controcorrente Rete 4 Mediaset.

