
Zelensky continua a chiedere la no fly zone in Ucraina, forse non capendo che la no fly zone arriverebbe a scatenare la terza Guerra Mondiale. Io non arrivo totalmente a comprendere perché un capo di Stato possa arrivare a voler rischiare un conflitto mondiale pur di chiudere i cieli sulla sua nazione.
Anche perché la no fly zone non servirà comunque a fermare un pazzo criminale.
Anzi più probabile che si scateni l’inferno.
Oltre a quello a cui stiamo già assistendo.
Portando al rischio di una guerra a pieno titolo in Europa.
Secondo Zelensky poi non mandiamo abbastanza armi all’Ucraina e abbiamo perso l’umanità.
Ma di armi ne abbiamo mandate. E anche tante.
All’Ucraina abbiamo mandato droni “kamikaze” Switchable, sistemi di difesa anti-missili a lungo raggio S-300, Stinger antiaerei, Javelin ossia un’arma anticarro con un sistema di guida automatica a infrarossi che permette ai missili di individuare il bersaglio e centrarlo seguendo il calore dei motori, pistole, munizioni, giubbotti antiproiettile.
Ora se io fossi un ucraino a me interesserebbe vivere. Poco me ne fregherebbe che la gente venisse a piangere sulla mia tomba per l’onore. Perché la guerra poi la combattono i disgraziati. E la conta la si fa con i morti.
Questa guerra ne sta facendo tanti.
Ai tavoli dei negoziati siedono persone che la guerra la vedono attraverso gli schermi dei computer e la decidono a tavolino sopra le mappe dei bersagli da eliminare. Questa è la guerra artificiale. Quella strategica.
Poi invece c’è la guerra umana. Quella vera.
Quella dove muoiono donne e bambini. Quella combattuta dai soldati. Quella dove sparano sui civili.
L’altro ieri a Mariupol un aereo ha sganciato una bomba sul teatro dove si nascondevano centinaia di residenti pacifici. C’erano anche le scritte visibili dal cielo con la parola “Bambini”. Ma il Teatro Drammatico è stato piegato su se stesso. Sventrato dalle bombe. Con i civili dentro. Questa è la guerra vera. Quella dove la gente tira le cuoia.
Perché sia ben chiaro che quando mandi il tuo popolo a combattere, invasore o invaso, lo mandi automaticamente a morire.
È un dato di fatto. Lo dice la lunga scia di morti e sangue a cui assistiamo in questi giorni. A Mariupol dicono ci siano 300 mila cittadini intrappolati in questa città assediata dai russi. Con bombardamenti costanti dove mancano acqua luce gas riscaldamento viveri e medicine. La gente scioglie la neve per bere. E mangia cibo per animali. E tutto per non riuscire a ridurre le pretese.
Forse tutto questo, chiedo, si poteva evitare?
#sbetti
