
Io davvero non so come sia potuto accadere.
Ma credevo che certe scene rimanessero impresse nei libri di storia. La propaganda. L’esaltazione del mito. La bandiera di sangue. Il soggiogamento delle masse.
Ieri Vladimir Putin è apparso dinanzi a una folla di 100 mila persone allo stadio Luzhniki di Mosca.
Qui, mentre sopra le teste dei disgraziati cadevano le bombe, e mentre Joe Biden e Xi Jimping conducevano al telefono una partita a tennis per fermare la guerra, in un tripudio di bandiere e festoni e canti patriottici, il leader del Cremlino ha tenuto il folle discorso alla sua nazione.
Eccolo Putin con le sue braccia al cielo. Con gli occhi fieri. Freddi. Di ghiaccio. Con la bocca impastata di prediche folli. E con le mani incicciottate e le dita ingrassate.
Il giubbotto che indossava, così ampio, spesso, grosso, per nascondere il giubbotto antiproiettile, costa la bellezza di 12 mila euro.
Roba che i russi stalinizzati manco vedono col binocolo. Il dolcevita poi, Made in Italy, firmato Loro Piana, come a imbonire quell’immagine di chi sta causando ora distruzione e morte.
Roba da far venire i brividi. Roba da finire nei libri di storia. Roba che davvero credevo non potesse più ripetersi in un popolo soggiogato dal delirio di onnipotenza.
“Andremo fino in fondo”, ha detto Putin.
“Com’è bello morire”, ha cianciato.
“Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici”, ha azzardato. Che tradotto vuol dire: “Andare a morire per loro”.
“Gli abitanti della Crimea vogliono vivere nella loro Terra e con la propria patria storica. La Russia”.
“Sappiamo cosa deve essere fatto e attueremo tutti i piani”.
Il tutto mentre tutto attorno a lui sventolavano bandiere rosse bianche e blu in una gazzarra fastidiosa. Una folle dimostrazione di giubilo.
Putin ha preso alla lettera le folli e aberranti teorie del suo ideologo Alexander Dugin che non riconosce la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che vuole un nuovo ordine mondiale, che vuole combattere l’Occidente e i suoi valori e i suoi principi, che questa non è una guerra contro l’Ucraina ma un’operazione militare, caso mai una guerra contro l’Occidente.
L’importante è affermare la superiorità russa in ogni luogo possibile. Convinto che solo quella della sua nazione sia la sola cultura moralmente superiore.
Un delirio di onnipotenza. Un delirio mistico. Invocando i santi, il Vangelo e le Sacre Scritture.
Tutti messaggi già sentiti. Le cui derive sono estremamente pericolose.
Quando fate studiare la storia ai vostri figli, dite loro che tutto ancora può sempre accadere.
Che non è vero che impariamo dalla Storia.
Dalla Storia non impariamo niente.