Dario Nardella, il sindaco di Firenze, si è indignato perché alcuni giovani di destra e di sinistra si sono mollati quattro scazzottate davanti al liceo e la destra non si è stracciata le vesti. Aiuto. Aiuto.
Ma mi chiedo dove fosse, tale Dario Nardella, sindaco della città fiorentina dal 2014, quando un centinaio di senegalesi nel 2018 distrusse e devastò il centro cittadino.
Ho letto questa roba per cui molto intelletualoni politicanti e giornaloni di sinistra si direbbero indignati per quello che è accaduto a Firenze davanti al liceo Michelangelo. Orbene. A nessuno fa piacere quando i ragazzi si comportano come scimmie pronte a menarsi. Ma ripercorriamo i fatti. Praticamente è accaduto che il 18 febbraio scorso davanti al liceo Michelangelo appunto, Azione studentesca – un gruppo giovanile che fa riferimento a Fratelli d’Italia – si sia dato appuntamento davanti la scuola per fare volantinaggio. La stessa cosa era accaduta il 9 febbraio davanti al liceo Pascoli quando sempre alcuni militanti di questo gruppo volevano distribuire dei volantini in ricordo della tragedia delle foibe. Ora, questa roba, dal momento che la sinistra è avezza a colorare la storia e a dipingerla un po’ come le pare, non è andata giù a un altro gruppo di militanti, però guarda caso di centrosinistra, i quali hanno iniziato a picchiare quelli di destra. O meglio se non fossero intervenuti i professori, a quest’ora avremo visto qualcuno col cranio fracassato spaccato da qualche buontempone dei centri sociali. Così lì, davanti al liceo, questi si sono scornati e ne è nata una rissa. Qualche livido. Qualche pugno. Qualche tirata nelle palle ma niente di più. Niente di meno. Alla vista però di tutto questa baruffa, la narrazione si è fatta alquanto fantascientifica, una prosopopea presuntuosa e arrogante che subito ha sguinzagliato l’allarme squadrismo, faccette nere eccetera eccetera. Perfino Nardella, sindaco di Firenze dal 2014, che come bagaglio culturale e comunale vanta una serie di violenze dei compagni rossi, che forse fatica a ricordare, ecco perfino Nardella ha detto di essere indignato e ha invocato urgentemente mente un intervento di Giorgia Meloni e del governo che Dio mio prenda le distanze, faccia qualcosa, si stracci le vesti, dica qualcosa insomma.
Ma allora mi chiedo, dov’era? Dov’era Nardella quando nel 2018 i senegalesi distrussero e devastarono il centro? Dove?
Fu in seguito all’omicidio di un senegalese da parte di un italiano. Anche lì, checche ne dicano i talebani dell’ accoglienza, il movente razzismo venne escluso. Eppure. Eppure questi devastarono le le fioriere antiterrorismo in centro, sradicarono le inferiate dei cantieri della tranvia, ribaltarono i cestini dell’immondizia completamente in strada. Bloccarono il traffico nella zona di Santa Maria Novella. Tanto che la polizia dovette intervenire in divisa antisommossa. O come quella volta quando all’Università – alla faccia dell’inclusione e della libertà – era arreso Mmmmqm Donzelli e i compagni scrissero sulle pareti: “Fuori i partiti dall’Università. Donzelli fascista. Firenze ti schifa.”. Alla faccia. Nardella forse avrà la memoria corta
Sbetti
