Sono indomabili. E dopo la politica si stanno mangiando l’Italia

Libero venerdì 22 luglio

È un cofanetto di rara e squisita bellezza che accompagna quel pezzo di stivale che si estende alle pendici delle Alpi Apuane. Famoso per le spiagge che accoglie. Sabbia finissima, dune costiere, immense ville immerse nel verde; la Versilia è simbolo di mondanità elegante e raffinata. E ora brucia. Brucia. E Brucia.

Un territorio che si estende per circa 160 chilometri quadrati. Qui ci sono spiagge, laghi, montagne. Da Marina di Massa, passando per Forte dei Marmi, fino a Viareggio, ora è l’inferno. L’incendio è divampato lunedì scorso in serata, a Massarosa, in provincia di Lucca. Qui ci fioriscono industrie, centri abitati; vengono custoditi ulivi eccezionali, con panoramiche fantastiche. Ma ora qui si vede il rosso fuoco. Si respira la paura. L’angoscia. Il fumo che sale e ti entra in casa, dentro la gola.

L’incendio divampato lunedì sera ha camminato e camminato e si è allargato tra Bozzano e Massarosa, per oltre 90 chilometri di terreni.Tra martedì sera e mercoledì notte si è esteso verso Valpromaro, nel comune di Camaiore in provincia di Lucca; è sceso lungo la strada principale e ha scollinato verso Panicale dove ieri si stavano concentrando le forze antincendio. Un plotone di decine di squadre a terra, 105 pompieri schierati, tre elicotteri antincendi boschivi della Regione Toscana, tre Canadair e un elicottero flotta aerea dei vigili del fuoco. Il disastro. Ieri la stima era di mille ettari di terra interessati dall’incendio. Bruciati, volati via nel vento. Decine di case. E oltre mille sfollati.Il fumo è arrivato ovunque. Il vento ha soffiato quegli alberi inceneriti e quelle case distrutte e li ha portati fino al Mugello, fino a Viareggio, Forte dei Marmi, ma anche Firenze, Pistoia e Prato. La protezione civile ha consigliato di non uscire di casa, tenere chiuse le finestre e se si esce usare le mascherine Ffp2. Un macello. La procura di Lucca ha aperto un fascicolo. Ancora non si conosce bene l’origine di questo maledetto rogo, circoscritto al 70%. Anche se probabilmente è doloso. A Bozzano, nel luogo da cui è propagato l’incendio, sono stati rinvenuti cinque inneschi.

A Lucca è stato evacuato il paese di Piazzano. Il sindaco Mario Pardini ha firmato una ordinanza per 200 persone. A Firenze l’incendio al Poderaccio, nelle campagne tra l’Arno e la Greve, di due giorni fa, pare sia stato propagato da alcuni oggetti accatastati e da sterpaglie vicino ad alcune baracche probabilmente abusive.

L’incuria dell’uomo. L’inciviltà. Lo specchio dell’Italia.L’inciviltà che causa danni, disastri, morti.Ieri a Prepotto, in Friuli Venezia Giulia, una volontaria della protezione civile è morta. Era impegnata nello spegnimento di un rogo e un albero l’ha travolta.

E poi sul Carso, tra Monfalcone e Trieste. L’altra notte era l’inferno. Un muro di fiamme. “La periferia di Trieste brucia – ha scritto una poliziotta su Facebook – il Carso è devastato, Monfalcone è accerchiata dalla fiamme, non si respira e l’autostrada è chiusa”. Sul Carso Sloveno gli ettari martoriati sono oltre duemila. Ieri sono stati evacuati tre villaggi e i vigili del fuoco impegnati erano oltre mille. In soccorso sono arrivati anche i croati. Nel goriziano sono state evacuate 300 persone. E al porto di Trieste non arrivavano merci. Fincantieri è rimasta chiusa anche ieri. Riaperta invece la A4 in direzione Trieste.

In Veneto i messaggi con cui si annunciano tragedie, roghi, incendi, sono uno dietro l’altro. Dopo la tragedia della Marmolada è stata un’escalation. Di giorno, di notte. Ieri anche le colline del Veronese, quei saliscendi che sembrano gomitoli di lana dorata e verde, hanno preso fuoco. La Regione ha dichiarato lo stato di grave pericolosità. E poi incendi in Valsusa, sull’Appennino bolognese, sopra La Spezia; altri incendi a Roma. In Campania. Nel foggiano. Nel barese. Sono indomabili. E dopo la politica, si stanno mangiando l’Italia.

Serenella Bettin

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...