
Non ho seguito tanto le polemiche su Sara Pinna. Anche perché non è che me freghi molto sinceramente. Ho solo visto che si è creato un gran baccano e ne ho dedotto che sulle puttanate siamo bravi a tirare su dei casini assurdi.
Invece delle cose serie, siccome serie appunto, tipo cronisti dei quotidiani locali pagati 4 euro a pezzo, non chiava niente a nessuno.
Sara Pinna è una conduttrice che commentando una partita ha espresso una battuta infelice nei confronti di un bambino. Si discuteva della sconfitta del Vicenza retrocesso nello spareggio contro il Cosenza, e a Domenico di sette anni ha detto: “Non ti preoccupare, che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro”.
Sul pattume dei social apriti cielo.
Non l’avesse mai detto. Quelli stuprati dal politicamente corretto l’hanno messa alla gogna prima ancora che lei potesse spiegare. Il delirio. E lei accusata di razzismo.
Ora scusate ma io quando sono giunta in Veneto dalle Marche, per quella atavica concezione che ci portiamo dietro, sentivo la gente del Nord inveire contro quelli del centro sud e spesso e volentieri mi sono sentita dire: “Dal Po in giù tutti terroni”.
Mai nessuno si sarebbe sognato di aprire una causa o un procedimento per istigazione all’odio razziale eccetera eccetera. E mi pare anche che si vivesse meglio prima che adesso, dato che tutte queste escalation come le chiamano quelli che non sanno l’italiano e raggiungono l’orgasmo con l’inglese, ecco tutte queste escalation razziste ci sono negli ultimi anni. Prima ci si prendeva in giro. Ma poi di fatto si era tutti uniti. A forza di volerle calcare le cose diventano pericolose. E infatti.
L’Ordine dopo tutto il pattume che la gente ha riversato contro la poraccia ha preso posizione. Via al procedimento disciplinare. Ma manco lo possono fare dato che non è giornalista.
Ma quello che più mi ha lasciato perplessa sono state le minacce di morte a lei e ai figli. Dopo che lei si è scusata.
I bambini hanno preso paura, tanto che i figli le hanno detto: “ma ti stanno dicendo tutte queste brutte cose per aver detto quella cosa?”.
Già per aver detto quella cosa mi stanno dicendo tutte queste brutte cose.
Perché la gente non sa che il razzismo viene alimentato proprio da quelli che hanno la bandiera arcobaleno al posto degli slip e che non vedono l’ora di gridare come ossessi che gli italiani sono dei razzisti brutti e cattivi.
In tutta questa vicenda gli unici intelligenti sono i figli di lei che si stupiscono dinanzi alla malvagità dell’uomo. I bambini sono più puri di noi. La genuinità dei fanciulli sta nella mancanza di malizia e malignità nelle cose che fanno e dicono.
Anche perché scusate, ma di che parliamo.
Sara Pinna qualora non ve ne foste resi conto ha origini sarde. Anche i suoi dalla Sardegna sono venuti in Veneto.
Ora va bene tutto. Ma alla gente non piace sputare nel piatto dove mangia.
Forse a voi sì.