
Questa cosa dei tamponi a tutti ci sta sfuggendo di mano.
La settimana scorsa ero a Milano e davanti la farmacia Formaggia, in corso Buenos Aires, ci saranno state sì e no 500 persone in fila.
Tutta gente – a vederla sana – in coda per farsi bucare il naso. Fuori al freddo.
Che se non prendi il covid ti prendi la broncopolmonite diretto.
Ma questa gente doveva fare il tampone per andare a lavorare, per partecipare alle feste, perché si è trovato a pranzo col positivo, perché vive in casa con un contagiato, perché una buona fetta rientra tra quelle persone che invocano la guerra dei padri e dei nonni con i cannoni e le bombe, e rifiutano di farsi iniettare un farmaco che eviterebbe loro di finire al campo santo.
Costringendo gli altri che si sono vaccinati a vivere in clausura. Il 25 gennaio avanti di questo passo saremo tutti in quarantena.
Il fatto che dopo un anno abbiamo molti più contagi e molti meno morti (l’anno scorso il giorno di Santo Stefano per dire erano 10.407 casi e 261 morti, quest’anno 24.883 contagi e 81 morti) ecco questo significa, checché ne dicano i no vax, che il vaccino funziona.
Perché più ci si vaccina più la letalità del virus si abbassa.
Anche perché questa corsa ora forsennata a farci tamponare il nasino come se dovessimo andare ai grandi magazzini il giorno dell’apertura dei saldi, costringe milioni di italiani sani e vaccinati in quarantena. “Abbiamo oltre l’80 % della popolazione generale che è protetta – ha scritto Matteo Bassetti su Facebook l’altro giorno – non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone per ogni tampone positivo”. Perché ora funziona che se tuo figlio è in classe con un positivo. Ma tuo figlio è negativo. Devi comunque fare la quarantena fiduciaria perché non si sa mai, il virus. Il rischio è di trovarsi con gente che sta bene, non ha niente, isolata, col mondo che si ferma, l’economia che si paralizza, le bollette che lievitano e il Pil che si arresta. “Se continuiamo in questo modo – ha detto Bassetti – cioè a tamponarci tutti anche chi non ha sintomi o magari ha un raffreddore, cosa potrebbe accadere il 25 gennaio con magari 1,5 milioni di persone contagiate? Vorrebbe dire avere 10 milioni di persone ferme e in quarantena”.
Occhio che questo, come penserà qualche pirla, non è un assist per i no vax.
Anzi. È la riprova che i vaccinati si ammalano meno e contagiano poco. Fatevi sta puntura.
Al mondo c’è di peggio.