Come al solito non si riesce a tenere la barra dritta e ci si sbrodola da tutte le parti.
Non ho infatti ben compreso per quale motivo, quando un immigrato violenta una donna dobbiamo stare molto attenti a non far passare tutti gli immigrati per stupratori, condendo le parole con tutte le cautele e tutele del politicamente corretto del caso, e invece se un italiano ammazza una donna possiamo tranquillamente dire che il tipico maschio bianco occidentale è un rozzo assassino mostro violento. Davvero non lo capisco.
E il dibattito dal divano andrebbe riportato nei suoi crismi.
Non riesco a comprendere a quale inceppo sia soggiogato il cervello di una persona per non arrivare a capire che come non si può generalizzare con gli immigrati allora non si può generalizzare nemmeno con gli italiani.
Quanti mariti e uomini ci sono che riescono a non odiare le donne? Guardatevi attorno. Forse conoscete più uomini che condividono, magari a malincuore perché questi sono i sogni infranti, le loro vite con le gentili signore anziché uomini che imbracciano i coltelli da cucina.
Anche perché scusate, ma a parte qualche raro caso di troglodita di una rara bruttezza o di misogino che mi è capitato di incontrare nella vita, tipo quello che mi aveva dato della paffutella, a me risulta che molti stupri e e violenze nel mondo siano perpetrati anche da immigrati. Sapete cos’è l’infibulazione? È quella pratica per cui nei Paesi arabi asportano il clitoride alla donne, anzi alle bambine, recidono le piccole labbra, cuciono le grandi e lasciano una fessura per fare pipì.
La maggior parte delle volte queste pratica orrenda di castrazione femminile viene compiuta con ago, filo e forbici.
Molti immigrati addirittura vengono in Italia cosicché possano delinquere meglio. Ma non è questo il punto. Il punto è che non possiamo fare di tutta l’erba un fascio solo quando pare ai talebani del politicamente corretto.
O lo si fa sempre. O non lo si fa mai. Che diamine. A leggere certi commenti mi sembra di stare a sentire la gente al bar che non riesce a scavallare. Ad andare oltre. Che non riesce a mettere i pensieri in fila. E si fa prendere dalla pancia.
Ora che alcuni uomini abbiano problemi con le donne e che alcune donne abbiano problemi con gli uomini, su questo non ci piove. Ma da qui a dire che tutti i maschi occidentali ammazzino le donne e il loro bimbo in ventre, ce ne passa. Fortunatamente non tutti sono assassini. Violenti. E carnefici.
I problemi nascono o quando uno ha problemi mentali, o perché si è fatto troppo affidamento sull’altro. Al punto da credere di averne diritto. Perché si è pensato troppo a mamma casetta e quando mamma casetta crolla il soggetto va in tilt.
Non si riesce più a star da soli. E non si riesce più ad accettare che l’altro abbia una vita all’infuori di me. Ma anche qui le generalizzazioni fanno male. Aprono le porte del sessismo al contrario. Della discriminazione. E della emarginazione.
Davvero non comprendo perché una persona dotata di intelletto non possa rendersene conto. E poi altra cosa che merita una riflessione. Mi spiegate perché ammazzare un feto di sette mesi non può essere considerato omicidio?
sbetti

Scopri di più da Sbetti
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
