Un disastro inimmaginabile

Libero – martedì 5 luglio

È una massa. Che si stacca dal ghiacciaio della Marmolada e corre alla velocità di 300 chilometri orari. L’equivalente, hanno detto gli esperti, di due campi da calcio colmi di ghiaccio. A 45 gradi di pendenza. “Qui viene giù tutto”, diceva chi ha visto quel mare di ghiaccio cadere giù. “Uno boato e poi è venuta giù la montagna”, hanno detto. Un bilancio tanto provvisorio quanto angosciante quello delle vittime. Perché qui una carneficina tale non si era mai vista. Chi ha estratto i cadaveri parla di corpi smembrati, ridotti a pezzi dalla colata di ghiaccio e sassi. “Un disastro inimmaginabile”, hanno detto. Le vittime accertate sono 7. Di cui 4 sono venete. I dispersi sono 13, “reclamati” cioè per i quali i familiari si sono fatti vivi. E nel bilancio provvisorio ci sono 8 feriti. Di cui due gravi. Una persona è ricoverata a Treviso, in prognosi riservata. Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi e un 27enne di Barbarano Mossano ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. È sempre qui 4 i ricoverati: due in rianimazione e altri due in reparto. In rianimazione una donna di Pergine Valsugana di 29 anni. E in reparto una donna di Como di 51. La massa di ghiaccio, domenica 3 luglio, è venuta giù alle 13.45. Un enorme blocco di ghiaccio che si stacca. Si polverizza in una nuvola bianca e inizia la sua corsa. Cade giù in picchiata, frana a picco a valle lasciandosi dietro nient’altro che distruzione e morte. Il crollo è avvenuto sulle Alpi orientali al confine tra la provincia di Trento e quella di Belluno, a Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita per raggiungere la vetta. In quel momento lì si trovavano due cordate di alpinisti che non hanno avuto scampo quando la furia li ha travolti. Ed è proprio qui che domenica è stato raggiunto il record delle temperature, con + 10.3 gradi in vetta. Siamo a quota 3250 metri. Le operazioni di soccorso sono state più difficili, tanto che ieri mattina l’assessore regionale veneto alla Protezione Civile Giampaolo Bottacin ha detto che “vista l’estrema pericolosità del sito le ricerche sono continuate con l’utilizzo dei droni ed elicotteri”. Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che doveva raggiungere il centro di Coordinamento della protezione civile di Canazei, è dovuto atterrare con l’elicottero a Trento a causa del maltempo. Da lì ha raggiunto il centro altoatesino in auto. “Questo è un dramma – ha detto commosso – che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica. Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato. Bisogna prendere dei provvedimenti affinchè quanto accaduto non accada più in Italia”. Il presidente del Consiglio è arrivato assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti del Veneto e delle province autonome di Trento a Bolzano. I tecnici del Soccorso Alpino hanno verificato che una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna. È un fronte di ghiaccio di 200 metri per 60 metri di altezza e una profondità di 80. Tanto che ieri la Marmolada srl ha chiuso gli impianti di risalita e bloccato le funivie. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, esprimendo il cordoglio per le vittime. Ieri le mutate condizione del tempo hanno costretto a sospendere le ricerche: in zona era appena arrivato un elicottero della guardia di finanza attrezzato con un sistema per intercettare i segnali di cellulari accesi, anche sotto diversi strati di neve. Gli uomini del Soccorso Alpino già domenica sera stavano contando le auto in parcheggio per vedere quante persone mancassero all’appello. Le auto presenti al campo base ieri erano ancora quattro e degli occupanti non vi sono notizie: sono tutte straniere, una tedesca, due della Repubblica ceca e una ungherese. La Procura di Trento ha aperto un’inchiesta per disastro colposo: con quelle temperature l’itinerario non era sicuro e doveva essere interdetto. Pare che a fare da “scivolo” all’enorme massa di ghiaccio sia stato un accumulo di acqua di neve sciolta, nella conca sotto la vetta: quando il pezzo di ghiaccio si è staccato non aveva appoggio. Ha trovato solo acqua. E quelle vite sotto.

Serenella Bettin

LE VITTIME – Libero 5 luglio 2022

Davide, Filippo, Paolo, Tommaso. Questi sono i nomi delle prime quattro vittime ritrovate ieri dai soccorritori e per i quali è arrivato il riconoscimento ufficiale, ma il bilancio della tragedia della Marmolada è destinato ad aggravarsi. Giorgio Gajer, il presidente del Soccorso alpino in Alto Adige, ha detto che le possibilità di ritrovare in vita gli escursionisti ancora dispersi sono “davvero molto basse per non dire nulle”. Davide Miotti aveva 51 anni. Di Tezze sul Brenta in provincia di Vicenza, faceva la guida Alpina ed era titolare del negozio “Su e giù sport”. Era un conoscitore esperto delle montagne, della Marmolada soprattutto. Nelle foto da lui pubblicate sui social la sua passione per la montagna emerge tutta. Con lui c’era anche la moglie, Erica Campagnaro, 45 anni, che risulta dispersa. Avevano due figli. Un ragazzo di 15 anni e una ragazza di 25. Paolo Dani invece aveva 52 anni ed era originario di Valdagno (Vicenza). Era una guida alpina molto esperta con una grande passione per la Marmolada e la montagna. Tommaso Carollo era di Thiene nel vicentino. E Filippo Bari, vicentino anche lui, aveva 27 anni, papà di un bimbo, faceva parte della cordata di alpinisti della sezione di Malo del Cai. Lui prima di morire ha mandato un selfie alla famiglia. L’ultimo. Poi la tragedia.

SBett

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...