
La resistenza a Dnipro c’ha il volto di una ragazza. C’ha i capelli biondi. Raccolti. I lineamenti dolci. Docili. La bocca socchiusa. Gli “Occhi chiari, laghi gemelli, occhi dolci amari”. Ci sono centinaia di donne qui che trascorrono il tempo a preparare bottiglie molotov.
Kiev ormai è circondata. I cannoni distruggono gli edifici. Seminano vittime innocenti. Secondo l’ intelligence Usa la caduta della capitale è una questione di giorni. Ma Putin deve forse fare i conti con qualcosa che non aveva previsto.
Il sindaco pugile di Kiev Vitalij Klitschko, campione del mondo di boxe con 45 vittorie in 47 incontri, col fratello Wladimir si è arruolato come riservista nell’esercito ucraino e ha invocato la resistenza.
È questa la lotta per la libertà.
D’altra parte invece il presidente russo che ha invitato più volte i militari ucraini al golpe. “Prendete il potere – ha detto – abbandonate questa amministrazione composita da una banda di drogati e neonazisti”.
Nei sobborghi si combatte per tutto il giorno, idem a Mariupol e nel Donbass. Mentre a Odessa l’aeroporto è in mano ai russi. I missili sganciano dozzine di mine. Armi micidiali, sebbene siano vietate dalle convenzioni internazionali.
Ma a Putin non interessa.
Da dire che i russi hanno avuto gravose perdite. Ieri per la prima volta il portavoce della Difesa russo ha parlato di morti e feriti. Il fatto che prima non avessero detto niente, è sintomo del “fatto che la guerra non la stanno vincendo”, ha detto Carmen Lasorella.
Per gli ucraini, i russi avrebbero avuto in 4 giorni, 4300 fra morti e feriti. Perché è dal 24 febbraio che i carri armati russi hanno acceso i motori. Colonne russe premono su Kiev. Ma ci sono milioni di abitanti pronti alla guerriglia urbana con bottiglie di Molotov. Mosca ha anche limitato l’accesso a Facebook. “Basta pubblicare foto – dicono anche da Kiev – sui social perché potrebbero dare informazioni all’avversario”.
L’Ucraina mette in campo una strategia non solo militare ma anche tattica. La Russia viene colpita da diversi attacchi cyber.
E i cartelli stradali vengono tolti per impedire agli invasori di orientarsi. I civili si stanno armando. Distruggono ponti. Mandano in tilt il sistema ferroviario. Così che entrare in città è più difficile. Tagliano alberi. Scavano buche. All’ingresso della capitale Kiev ha scavato trincee distribuendo 18 mila armi automatiche ai residenti. È una guerra che si combatte con agguati improvvisi, tattiche, armi anti tank date da americani e britannici. Anche l’Ue ha fornito i propri missili. Ogni ucraino combatte. C’è anche il soldato che si fa saltar per aria col ponte per impedire l’avanzata dei russi.
O la vecchietta. Quella che sfida i russi.
“Tieni – dice rivolgendosi a un colbacco e porgendo dei semi di girasole – Mettili in tasca, quando morirai cresceranno nella nostra terra”.
#sbetti
Foto @SarahRainsford