Una capacità di passare da un personaggio all’ altro pazzesca.
Così Flavio Furian, cabarettista e imitatore, direttamente dagli studi Rai e dai laboratori di Zelig del Triveneto è stato ospite qualche settimana fa al Dolcevita di Scorzè.
Indossa la parrucca e nel giro di mezzo secondo si trasforma in Papa Francesco, Ratzinger, Papa Giovanni Paolo II, Berlusconi, Vasco Rossi, Renato Zero, Morandi e tanti altri. E l’imitazione giunge talmente alla perfezione che se si chiudono gli occhi e si ascolta soltanto la voce, sembra di avere vicino la persona imitata.
“Alcuni personaggi sono entrati dentro di me – dice Furian – ormai fanno parte del mio essere. Lì ho memorizzati, incasellati e quando servono li tiro fuori. Altri invece li imparo giorno per giorno, ogni volta scopri personaggi nuovi da imitare e poi quando becchi il giusto tono e la giusta impronta allora diventa naturale”.
Furian è professionista dal 1998. Comincia su Rai Due con il campionato nazionale imitatori “Tai Tanic”dove arriva in finale. Nel 2000 partecipa a Carramba che fortuna dove imita Zucchero alla perfezione e nel 2002 impressiona i giornalisti con l’imitazione di Dario Fo, ripresa anche dal Tg1. Per questa nell’estate 2003 riceve un premio dai giornalisti televisivi Rai per la qualità delle performance di Celentano e Dario Fo a Auronzo di Cadore.
“Ho cominciato da giovane – racconta – da bambino amavo sempre travestirmi da qualcosa o qualcuno. Poi a 18 anni ne ho fatto un vero e proprio trip e ho deciso di farlo di mestiere. Mi registravo e mi riascoltavo fino allo sfinimento, fino alla morte”.
Flavio conduce anche satira politica in un teatro di Trieste. E’ convinto serva anche questa per cambiare, per smuovere le coscienze e cambiare l’andamento del pianeta.
Sbett