L’accento già romano, la voce di chi si è già ambientato bene, e l’animo da guerrigliera, quello di Alice Pamio, 17 anni, pallavolista della nazionale italiana under 18, nativa di Camposampiero nel padovano ma residente a Scorzè. É appena rientrata dai Campionati europei di categoria svoltisi in Bulgaria dal 28 marzo al 5 aprile, gara dove l’Italia si è classificata 5. e ora ad agosto vola ai Mondiali in Perù. Legatissima alla famiglia che va a trovarla quasi ogni settimana, Alice da quasi un anno vive a Roma, e a portarla nella capitale la sua più grande passione: la pallavolo. Con in mano il pallone fin da bambina, Alice comincia questa disciplina a 7 anni, con la micro volley, un avviamento alla pallavolo. Ancora è tutto a livello amatoriale ma a 12 anni cominciano le prime gare dove Alice inizia a dare il meglio di sé. La sua prima squadra è stata la Libertas Scorzè. Poi due anni fa, si trasferisce per un anno a Bassano del Grappa nel vicentino per giocare con la Bruel Volley Bassano. Alice è sempre più brava, si allena tantissimo perché crede che il dolore che senti oggi sia la forza del tuo domani. E infatti la forza arriva quando dopo il Torneo Internazionale delle 8 Nazioni, tenutosi dal 7 al 17 luglio 2014, per formare il gruppo prejuniores delle nazionali, viene contattata dalla Volleyrò Casal De’ Pazzi di Roma e qui infatti vi si trasferisce. É il 24 agosto 2014 e per Alice inizia la vita in una nuova grande città: scuola al mattino, lei frequenta il 3. anno dell’ istituto tecnico per il turismo, allenamenti al pomeriggio, seduta pesi prima e dopo l’allenamento e studio alla sera o quando torna a casa da scuola se non è troppo stanca. Vive assieme alle sue compagne di squadra, per il mangiare la società si appoggia a una ditta di catering che fornisce loro il cibo e sono completamente seguite da una tata; tanto è infatti il tempo che dedicano a questo sport, loro fonte di vita. Una vita piena di sforzi e di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni. “Mi piace la scelta che ho fatto – dice Alice – tempo libero non ne ho molto ma riesco a conciliare la scuola e lo sport. In più a Roma mi trovo bene, le mie compagne di squadra mi hanno fatto sentire subito a casa, ma quando torno a Scorzè non perdo occasione per vedermi con i miei amici e anche con quelli di Bassano. Per ora il mio futuro è qui e ora puntiamo al mondiale”. Allora in bocca al lupo “ma – risponde Alice – non si dice crepi, ma che il lupo ci protegga”.
Serenella Bettin
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e infatti… dopo 5 mesi il lupo ha fatto il suo dovere…
“Ora puntiamo al mondiale”, aveva detto la Pamio ancora lo scorso aprile.
Un mondiale che è arrivato e che si è concluso con l’apoteosi della felicità domenica 16 agosto.
“Non ci credo non ci credo. Ed è un sogno che diventa realtà”, così racconta l’oro ai Mondiali la pallavolista.
Sta vivendo uno dei più grandi traguardi della Nazionale femminile under 18 di pallavolo, laureatasi campione del mondo a Lima in Perù dopo la vittoria di 3-0 contro gli Stati Uniti.
“E’ un sogno che diventa realtà – dice la Pamio – dopo anni e anni che lavoriamo in palestra, non immaginavamo di arrivare a questo punto. Con un filo di voce cerco di raccontare delle emozioni che non riesco a raccontare. É tutto troppo bello per essere vero. Non ci credo, non ci sto credendo”.
É incredula la Pamio, quel misto tra l’incredulità e la felicità assoluta perché la vittoria è davvero grande. Per l’ Italia in questa categoria, quella delle azzurrine di Marco Mencarelli è la prima storica medaglia d’oro in un Mondiale.
“Durante tutto il campionato – dice la Pamio – abbiamo imposto il nostro gioco a tutti gli avversari e non ce n’è stato per nessuno a eccezione di 2 set persi, uno contro la Serbia e uno contro la Turchia. Per il resto abbiamo vinto tutte le partite 3 – 0. Tutti trentelli. Siamo soddisfatte del risultato, il percorso è stato sempre in crescendo e anche il nostro allenatore si è complimentato con noi perché l’obiettivo era questo”.
Lacrime di gioia quindi e commenti sulla sua pagina Facebook, anche dai compaesani che arrivano da ogni dove con tanto di cerimonia in suo onore, dove la Pamio si presenta alta, bella e atletica.
É appena rientrata trionfante con la sua squadra da Lima. Una vittoria piena di sacrifici per questa ragazza dal sorriso splendente e gli occhi energici. Entra nella sala consiliare, al suono dell’ Inno d’ Italia, vestendo la maglia azzurra. In tanti ad aspettarla, amici, parenti, genitori, nonni, amministratori e cittadini di Scorzè, fieri della loro campionessa.
“Che sia un esempio per molte ragazze – dice il presidente dell’ associazione Libertas di Scorzè, Mario Pollon, dove la Pamio ha cominciato a 7 anni – Alice ha fatto questa scelta di vita, sacrificandosi, lasciando amici, familiari e dedicandosi solo alla pallavolo”.
“Ciò che tu insegni a noi – ribadisce il sindaco Giovanni Battista Mestriner – è un messaggio che un po’ si è perso e cioè che gli obiettivi si raggiungono con il sacrificio”. Applausi quindi per la campionessa ancora incredula.
“Non riesco neanche a parlare – dice l’atleta – sono troppo emozionata. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno seguito e che, anche solo con il pensiero, hanno creduto in me e mi hanno permesso di raggiungere un risultato così grande, anche se questo è un sogno”. Umile la Pamio, con i piedi ben saldi a terra. Per il comune e per la comunità di Scorzè ha fatto incorniciare una maglia, la numero 10, da appendere nel palazzo comunale. L’amministrazione l’ha omaggiata con un mazzo di fiori e con una targa. “Grazie – dice il sindaco – perché sei un esempio per tutti noi”.
Alice Pamio ha cominciato ad avvicinarsi alla pallavolo a 7 anni, due anni fa migra a Bassano del Grappa e giusto l’anno scorso viene contattata dalla Volleyrò Casal De Pazzi di Roma. Giudicata la miglior attaccante del Torneo Internazionale delle 8 Nazioni, da qui comincia un sogno che l’ha portata in cima alla vetta.
S.bett