Sono un’ecologista convinta. E sono sempre stata molto ligia alla raccolta differenziata. Tanto che chi non la pratica, a casa mia NON ENTRA. Io separo anche la carta dalla plastica dei pacchetti di sigarette.
Ogni millimetro di rifiuto deve trovare il suo posto e detesto i rozzi, i cafoni, i trogloditi, gli incivili, quelli che gettano a terra qualsiasi cosa, o lasciano spiagge piazze e monti come fossero discariche. Li manderei a pulire con la lingua.
Ho conosciuto Sonia Trocchianesi un giorno d’agosto per caso. E appena l’ho vista ho subito capito che discende dal ventre sacro della Terra. Te ne accorgi dal suo portamento. Dai suoi colori. Dai suoi occhi pigmento dell’oceano. Dai suoi capelli biondi che riflettono il bosco d’autunno. Le sue mani sono gusci che affondano sull’erba. Il suo volto sembra un dipinto di un campo d’agosto. Se lo guardi, ci vedi i segni dell’aria, del vento, della brezza, del mare, del sole e della pioggia. Le parole poi, chiare schiette sincere ma severe, le donano quella grinta che le dà la forza di uscire ogni giorno e combattere contro i rifiuti abbandonati dall’uomo.
Una piaga che è ancora una drammatica realtà. Basta vedere le spiagge dopo Ferragosto, che diventano discariche.
Cinquantanove anni, marchigiana di Fermo, dal 2020, Sonia Trocchianesi va in giro per le strade a raccogliere il pattume degli altri.
In 4 anni, 170 tonnellate di immondizia raccolta. Con oltre 200 pulizie di gruppo.
E infatti, li vedi. Carichi di sacchi, sopra gli scogli, infilati nelle fessure delle rocce, nelle crepe delle strade, immersi nei boschi, sulle spiagge, giù per le scarpate; dovunque passano raccolgono: plastica, vetro, lattine, sigarette, passeggini, gomme d’auto, elettrodomestici. Ogni volta fanno su quintali di roba. E mi chiedo perché vengano ostacolati e osteggiati dalle amministrazioni.
Perché l’importante è il messaggio: “ognuno di noi dovrebbe custodire il proprio spazio, il proprio ambiente, i pochi metri vicino casa, se tutti lo facessero: questa è la vera rivoluzione”.
Il mio pezzo lo trovate oggi su La Ragione

sbetti

La Ragione 30 agosto 2024

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