Più passa il tempo e più mi convinco che l’umanità fa schifo.
Si esprime in tutto il suo ribrezzo e raccapriccio che assume contorni tali da far venire il voltastomaco.
La sera dell’8 maggio 2022, a Paese, un comune del trevigiano, un ragazzo di 17 anni, Davide Pavan, viene travolto con il suo scooter da una Golf.
L’auto era guidata da un poliziotto di 31 anni, il cui tasso alcolico, in quel frangente, alla prima rilevazione era di 1.50. Alla seconda di 1.26.
Per Davide non ci fu nulla da fare. È morto praticamente sul colpo.
Il poliziotto ha patteggiato tre anni e mezzo ma non farà un giorno di carcere, dato che anche questo processo segue le narrazioni raccapriccianti che colorano i nostri tribunali, dove se ammazzi qualcuno sei libero ma se rubi un ovetto kinder ti sbattono dentro.
E non farà un giorno di carcere perché trattasi di pena inferiore ai quattro anni. E quindi ci sarà, nei vicoli nascosti dei manuali giuridici e nei meandri obsoleti e affabulatori dei codici, sicuramente qualche pena alternativa.
Ma non è questo il punto.
Ora ai genitori di Davide, morto in quella tragica sera dove in un istante cambia tutto, è arrivato il conto da pagare. Ossia?
Per ripulire la scena dell’incidente, la ditta che si occupa di far le pulizie per conto del comune di Paese, ha fatto arrivare la fattura alla famiglia del ragazzo. Sono 183 euro per ripulire il sangue del figlio e l’olio sversato e i rottami dello scooter.
Costi di “bonifica dell’area con smaltimento dei rifiuti e assorbente per sversamento liquidi”, riporta il documento.
Rifiuti? Il corpo del figlio trattato come un rifiuto?
Una cosa di questo tipo era accaduta anche al figlio dei coniugi Pelliciardi, barbaramente massacrati a Gorgo al Monticano (Treviso) la notte del 20 agosto 2007.
Al figlio Daniele, che intervistai a gennaio scorso, oltre alle spese per la sentenza che avrebbe dovuto pagare il killer, chiesero 400 euro per il trasposto delle salme dalla casa all’obitorio.
L’Ulss te le mette in conto.
Ora scusate ma a me queste cose fanno sempre più schifo. Chiedere dei soldi a delle famiglie distrutte dal dolore quando nei comuni spendono soldi a nastro per le sagre delle salsicce è una cosa di una vergogna assoluta. Chi ha permesso l’invio di quella fattura, dovrebbe semplicemente vergognarsi.
In un mondo che pensa ormai solo ai propri interessi e se ne strafotte delle persone.

sbetti


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