
Oggi la fumata a #Montecitorio è ancora nera. Nel buzzo molle dei mille e passa elettori ci sono anche quelli che sbiancano all’idea che si possa andare a elezioni anticipate. Ossia alla fine della legislatura.
Tra questi ci sono soprattutto quelli che hanno introdotto in Italia – “Repubblica fondata sul lavoro”, articolo primo della Costituzione – il concetto dello stipendio senza lavorare. Cioè il fatto che tu possa prendere soldi anche se ti gratti.
Me lo dicono anche i collaboratori di questi parlamentari o ministri che rischiano di trovarsi senza paga.
Questa è una cosa che mi mette parecchia tristezza perché ho sempre pensato – quando ancora sognavo un mondo di gente per bene – che dietro alle elezioni del presidente della Repubblica, dovesse prevalere l’interesse degli italiani anziché quello delle botteghe delle braghe.
Molti infatti sono lì da meno di un anno e l’elezione di Mario Draghi al Colle rischia di far venire giù tutto perché quando i neo eletti matureranno il diritto al vitalizio sarà il 24 settembre. Campa cavallo.
Quanti ne ho conosciuti di parlamentari o ex consiglieri regionali imbullonati al vitalizio. Un enorme gruzzolo pagato con i soldi degli italiani che prendono pensioni o accompagnatorie da 580 euro al mese.
Ma si sa che salvare la ghirba e mantenere la caregha, meglio al caldo è pratica assai diffusa.
Ma la cosa che mi rende ancora più triste e che espropria gli italiani di tutto, sia della “Repubblica fondata sul lavoro”, sia del secondo comma “La sovranità appartiene al popolo”, è che negli ultimi anni – ora per fortuna Mario Draghi che ha dato un po’ di credibilità a questo Paese – sono andati su tutti i premier senza che i cittadini li votassero, gente messa lì a fare i giochi di una certa parte politica fregandosene se gli italiani fossero d’accordo o meno.
I presidenti del Consiglio si sono retti su maggioranze non volute dalle consultazioni elettorali. Roba che quando studiavo, se mi avessero detto che andava così, avrei lanciato i libri sul muro.
La stessa cosa rischia di accadere col presidente della Repubblica, dopo l’uomo di cera, e dopo tutti i vari cattocomunisti che si sono succeduti, speriamo di non averne un altro di sinistra.
Perché alla sinistra lo sappiamo, va bene così. Governano senza avere i voti. Chiedono un presidente super partes. A loro va bene cambiare presidente, purché sia comunista ovviamente.
#sbetti
Scopri di più da Sbetti
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
