Costruite le moschee al posto delle chiese

Ma basta! Piantatela!

Io mi vergogno di essere italiana. Mi vergogno.

Vorrei essere italiana senza gli italiani.

Allora ieri sera sul programma di Del Debbio parlavano di presepe, e come al solito – perché spuntano come i funghi – ci stavano i soliti quattro benpensanti che pensano che non vada bene fare il presepe quando viene Natale perché offende le altre religioni, perché non è rispettoso dell’Islam, perché il nostro è uno Stato laico, perché c’è il principio di laicità, perché qua, perché là, perché su e perché giù. Bla. Bla. Bla.

Una addirittura si è inventata che sta prescritto nella Costituzione. Non mi risulta. Ah ma la laicità ti diranno. Già la laicità. Peccato però che questi siano gli stessi che ti dicono che vanno bene le moschee, che vanno tutelate, che anche i musulmani hanno diritto di pregare. Che non fa niente se usano un garage e ci fanno un centro culturale per poter pregare, e poi addestrano i foreign fighters per mandarli a farsi saltar per aria in Siria, no. Chissenefrega!

L’importante, ti diranno, è che loro si sentano a casa loro. E noi? Noi non possiamo sentirci a casa nostra?

E poi sono anche quelli che ti diranno che nelle aziende ci va la moschea che volge alla Mecca perché di venerdì i musulmani non possono lavorare. Devono pregare. È successo qui in una azienda di Castelfranco Veneto. E sono quelli che per Natale recitano i canti arabi a scuola, che per farli sentire integrati portano il Corano nelle aule facendolo toccare ai compagni e pretendendo che questi si lavino le mani, quando qui. Qui sputano sui crocefissi. Sono quelli che indossano il velo per rispetto delle religioni. Quelle che recitano i sermoni. Che li imparano e poi compaiono nei giornali scrivendo: “da noi l’integrazione si fa così”.

Perché l’integrazione è eliminare il nostro per far posto al loro. E allora ti diranno che non va bene il presepe a scuola. Che non va fatto nemmeno l’albero. Che la recita di Natale mio Dio no per carità. Sono quelli che sostituiscono la parola Gesù con Perù; era successo un anno, qualche anno fa, in una scuola sostituirono la parola Gesù Bambino con Perù Bambino. Idioti. Incivili. Barbari.

Perché una volta non c’erano tutti sti problemi, si andava a scuola, si preparava la recita, si cantava in classe, si cantava con i genitori, si facevano i lavoretti, si studiava Gesù nato morto e poi risorto, si capiva qualcosa. Si faceva il presepe con gli insegnanti ed era un momento di calore in questo mondo trafitto dalle larve.

Adesso. Adesso avete i figli che non capiscono un cazzo di quello che leggono! Avete i figli senza punti di riferimento. Senza valori. Senza identità. Senza nemmeno cristianità. Abbiamo i ragazzi che non azzeccano nemmeno una parola in fila all’altra, che non sanno fare un discorso, che fanno assenze su assenze, che sono indisciplinati. Che scrivono i messaggi come nemmeno i geroglifici. Almeno quelli avevano senso. Stama, prg, grz, pome, pale, inte, arr, t dv 6. E via discorrendo. Questi sono i messaggi.

E voi. Voi parlate di laicità. Di libertà. Di poter scegliere. Di decisione. Ma quale laicità? Quale libertà? Qual è la libertà che tanto predicate se non siano nemmeno più liberi di fare un presepe a scuola? Quale? Perché allora. Allora non si capisce che fastidio vi possa dare un presepe nelle scuole, che fastidio vi possa fare una recita di Natale. E soprattutto cosa ci si debba mettere in una scuola quando arriva il Natale. No. Non si capisce.

Perché allora toglieteci tutto. Togliete i presepi. Togliete i crocefissi. Togliete le luci. Togliete gli angeli. I santi. Togliete pure i Re Magi. Strappate i libri di Storia. Fottetevene della Nostra storia. Predicate quella degli altri.

E poi togliete le recite di #Natale. Togliete l’albero. Togliete i canti. Gli inni. I Padre Nostro. Gli Ave Maria. Togliete la nascita di Gesù. Togliete la Pasqua. Togliete le statue. Copritele. Castratele.

Toglieteci tutto. Togliete uno dei maggiori simboli della Natività. E poi postate i vostri selfie con i figli.

Ma fate rimanere.

Fate rimanere le donne con il velo, i menu per chi non mangia maiale, la carne halal nelle mense delle scuole, fate i corsi di Corano, lavatevi le mani, imparatelo il Corano, toglietevi le scarpe. E poi. Poi costruite moschee al posto delle chiese.

Ma costruite belle alte. Altissime. Di modo che un giorno vi possano sovrastare.

#sbetti

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