Il sole si stacca e spicca il volo

Questa mattina ho preso e sono andata a vedere l’alba. Gli occhi ancora assonnati. I capelli neri lisci. Una camicia di jeans indossata di fretta, ho acceso la lucetta del bagno, mi sono guardata un attimo allo specchio e alle 5.35 ho detto: “andiamo”.

Credo sia uno degli spettacoli più belli della natura, come la nascita di un figlio, il tramonto sulla spiaggia, la giraffa che allatta il figlio, il pianto di un gabbiano, un bosco pieno di foglie, l’acqua che scorre attraverso le montagne. Ma credo sia lo spettacolo della natura più perfetto. Più perfetto che ci sia.

E ogni mattina ce l’abbiamo davanti agli occhi ma gli volgiamo il culo perché meglio così. Io me la ricordo la prima volta che vidi l’alba. Erano anni fa. E rimasi sbalordita da quella palla di fuoco che cresceva a picco sul mare che d’un tratto, squat, si stacca e abbandona la madre, il mare. Come un figlio quando nasce. Come la vita quando si genera. Come un figlio quando si stacca dal corpo della madre e diventa anche lui un tutt’uno con l’universo. E allora si vede sto sole che gioca a nascondino sul mare, che se ne sta dietro le tendine, poi. Poi un cerchio perfetto, tondo tondo, ineguagliabile e completo prende e appare giusto dalla linea sotto l’orizzonte. Lì. Lì un po’alla volta, con un crescendo di secondi e di sbuffi di sigaretta, comincia a salire verso l’alto. Poi. Poi quando è nato, stac, fa tipo una piccola resistenza, una piccola goccia, un piccolo lembo di sole che resta ancora attaccato a quel mare che sa di rosa di rosso e di aurora e magicamente si stacca e spicca il volo.

Questa è l’alba.

Ed è uno degli spettacoli più belli della natura.

#sbetti

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