Pensiamo sempre di avere tempo. E invece. Invece facciamo a botte con questo tempo del cazzo. Con questo tempo per le cose frivole. E non abbiamo tempo per quelle importanti. Per quelle belle. Per quelle che farebbero sembrare questo Paese di fottuti meno frustrati e cafoni.
E allora oggi mi sono presa del tempo. Sì. Mi sono presa del tempo per me. Ma è stato tutto così all’improvviso sapete. Sì.
È successo che sono andata a trovare cinque minuti mia nipote. Mi mancava troppo. Sono risalita in auto e quando sono salita mi sono accorta che il simboletto della benzina non era nemmeno in riserva. Non c’era proprio.
Un simboletto vuoto che chiedeva aiuto.
In quel momento poi mi suonava il telefono, ma ho preso. L’ho lasciato squillare.
Ho preso coraggio. Ho acceso l’auto che evidentemente ciucciava gli ultimi goccioli di una benzina ammuffita e sono partita. E ho pregato perché non mi abbandonasse. Perché mi portasse dritta al distributore più vicino. E nel mentre del tragitto ho spento pure la musica. Mi dava fastidio. Mi sono accesa una sigaretta. Poi un’altra. Ho aperto i finestrini e sono arrivata dritta al distributore. Fatta la benzina. Sono tornata indietro. Ho ripreso l’auto e dovevo andare a un appuntamento. Così ho riacceso la musica e la radio passava, anzi cominciava, fatalità in quel momento la canzone di Baglioni, “La vita è adesso”. Già.
È adesso. Una delle mie canzoni preferite.
E allora mi sono detta: ora faccio una cosa. La guardo questa vita che è adesso.
La guardo e ve la racconto.
E così. Così per un quarto d’ora buono ho osservato questa vita che vive e che non rincorre affannosamente qualcosa.
L’ho osservata. L’ho mangiata. Ci ho fatto l’amore e mi è piaciuto.
Sì. E allora in questo quarto d’ora di tragitto con l’auto ci ho visto i bambini che giocavano a calcio. Ci ho visto le mamme che spingevano il passeggino. Ci ho visto la tipa che faceva jogging. Ci ho visto i negozianti scaricare le merci. Ci ho visto quel ragazzo in carrozzina che forte percorre le vie del paese. Ci ho visto l’uomo che leggeva il Giornale. Ci ho visto la donna che sbatteva i tappeti. Ci ho visto i ragazzini che giocavano a fare i grandi sopra le murette. Ci ho visto le auto partire. La ragazza col giubbotto invernale aspettare l’autobus. Ci ho visto l’auto in sorpasso. La gente bere l’aperitivo. L’uomo chiedere indicazioni. Il verde scattare. Il sole tramontare. Ci ho visto anche un uomo che mentre passavo ne abbracciava un altro. Così, mentre il cinese dietro di lui correva con un sacchetto delle immondizie in mano.
E così ci ho visto la vita. La vita che è adesso.
E con questo. Vado a tabaccarmi ed aperitivarmi.
#buonaseratasbetti
#sbetti