“Lei lo sa, la chiavo senza baciarla”. “Se mi guardo allo specchio, mi viene duro. Lei mi salta sul ca…o come un canguro”.
A Castelfranco Veneto in provincia di Treviso hanno annullato un concerto di un rapper milanese. (Scusate se riporto i versetti delle ammirevoli canzoni).
Tale Nicholas Alfieri in arte Niky Savage si sarebbe dovuto esibire alla festa studentesca al Playa Loca, noto locale della movida trevigiana, l’11 settembre prossimo, ma il sindaco Stefano Marcon ha fatto di tutto perché il casanova col succo alla pera non si esibisse.
Se non fosse per il catafascio totale dei rapporti vissuti dai giovani, mi verrebbe da dire finalmente.
Finalmente.
Ma ci sono voluti gli stupri di gruppo perpetrati in serie, da chi ragiona con quello che ha in mezzo alle gambe prima che con il cervello, per arrivare forse a capire – e nemmeno pienamente – che ormai la situazione è completamente alla deriva. Da quanta melma si è depositata perfino galleggia.
Il primo cittadino di Castelfranco ha invitato i genitori a non mandare al concerto i figli.
Ma tale Nicholas Alfieri in arte Niky Savage su Spotify vanta ben 30 milioni di ascolti, quindi non sarà di certo la mancata performance a diminuire la popolarità del rapper che si vanta di acrobazie sessuali con una donna che “la tratto come una pu…. Sta giaguara. Sta saltando sul cazz già da un’ora”. E ancora: “Oke, oke, vuoi fare fesso a me�Troie, troie, le sto chiavando in tre”.
“Dopo i fatti di Caivano e Palermo – ha detto il sindaco – spero intervengano le forze preposte, dire che è inopportuno è un eufemismo”.
In effetti, non servivano di certo gli stupri per arrivare a comprendere che certe colorazioni ed elucubrazioni mentali se trasportate sugli spartiti musicali diventano pericolose. I ragazzi che seguono questo rapper che in contemporanea “chiava” – scusate non voglio essere volgare ma mi serve ripeterlo – tre donne che definisce oke e che tratta una ragazza come una put… diventerà un modello per 30 milioni di persone, tale per cui diventa normale trattare le donne come poco di buono e consumare con tre contemporaneamente.
Ai miei tempi, e non per apparire incanutita e imbiancata, si andava alle feste studentesche e ci si divertiva con la musica anni 80. Si rimembravano i vecchi tempi.
Del resto, le anime belle non l’hanno mai capita questa deriva pericolosa. Hanno sempre difeso queste sardanapalesche neo culture musicali.
Loro erano quelle che sponsorizzavano Fedez. Quello che cantava: “ dai fammela menare fino a quando non salgono”, “una tr…a costa meno di una moglie”, “bella la tua nuova tipa, è la tua prima cotta, dentro è tanto dolce ma ha una faccia da mignotta”.
sbetti

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