Era il 10 agosto 1996. Tra poco più di un mese saranno passati 27 anni. Quel giorno, alcune persone della comunità evangelica di Vico Equense, città della penisola sorrentina, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, si ritrovarono, come ogni anno, per una gita sul monte Faito.

Tra loro c’è anche una bambina di tre anni. È lì, insieme agli altri bimbi che gioca. I capelli riccioli neri, quegli occhioni grandi come gocce d’inchiostro, la maglietta azzurrina e un paio di pantaloncini rosa. Le ultime immagini che si conservano di lei, la mostrano in quello che doveva essere un sabato pieno di gioia. Ma alle 13. Alle 13 il padre si accorge che la figlioletta non c’è più. La bambina si chiama Angela Celentano e da quel giorno di lei non c’è più nessuna traccia. Sparita. Scomparsa. Volatilizzata nel nulla. 

Tutte le persone presenti quel giorno iniziano a cercarla, la zona è molto affollata, ma nessuno sembra averla vista. Che fine ha fatto Angela? Com’è possibile che una bambina nel mezzo di un picnic con tutte quelle persone sparisca così, lasciando ai genitori anni di angoscia e disperazione. Diventa una culla il dolore, dove la speranza è sempre accesa, ma la rassegnazione è sempre lì, pronta, che ti aspetta la sera. Quel giorno arrivano tutti: carabinieri, guardia di finanza, polizia, esercito, unità cinofile, elicotteri, raggi infrarossi, cani volpe, perfino i cavalli per avvistare le persone al buio. Per scongiurare una eventuale caduta della piccola, intervengono anche speleologi e rocciatori. La zona viene setacciata al cardiopalma, a spron battuto, con fare chirurgico. I carabinieri di Vico Equense ascoltano i testimoni, guardano e riguardano quelle ultime immagini di quel filmato girato poco prima che il padre si accorgesse della assenza della figlia, ma niente, Angela non si trova. I giorni seguenti arrivano molte segnalazioni, quasi tutte anonime e alcune case e ville della zona vengono perquisite.

Il 19 agosto arriva una telefonata a casa dei genitori. Si sente solo il pianto disperato di una bambina. È Angela? La speranza in quel frangente si fa più viva, i genitori non sanno che il tunnel durerà anche per gli anni a venire. 

Nell’audio si sente la voce di una bambina e in sottofondo forse quella di un uomo. 

Il papà di Angela, Catello Celentano, dice: “Pronto, pronto”. Lo ripete più volte quel “pronto”, come a voler infilare la mano dentro al telefono. Come a voler sentire la figlia, a sentirla ancora una volta. Poi il silenzio. Il telefono viene riagganciato e nessuna richiesta. Nessuna domanda. La voce non è mai stata riconosciuta con chiarezza.

Le indagini proseguono per anni ed è il 2009, quando salta fuori l’ipotesi di una pista turca. Una blogger racconta di aver saputo che la ragazza fosse ancora viva e si trovasse in Turchia. La magistratura italiana tramite una rogatoria internazionale riuscì a interrogare un uomo che avrebbe tenuto Angela segregata, ma le indagini si risolsero con un nulla di fatto, dall’esito negativo. Nel 2010 sul sito angelacelentano.com, il sito realizzato dalla famiglia per raccogliere segnalazioni, arriva una mail di una ragazza messicana Celeste Ruizche dice di poter essere Angela. Ma si scoprì che dietro la giovane messicana in realtà vi era un uomo. Poi fu la volta della pista francese. Ma anche qui nulla di fatto. E poi l’estate scorsa. Una ragazza venezuelana presenta una spiccata somiglianza con la bambina, compresa quella voglia sulla schiena che ha Angela. Viene eseguito il test del dna. A febbraio scorso arrivano i risultati. Non è lei. L’11 giugno scorso Angela ha compiuto 30 anni. Il sito tenuto in vita dai genitori segna un tracciato indelebile di questa, ormai donna. “Ti riconosci – c’è scritto accanto alla foto della figlia – se hai dubbi sulla tua identità e pensi di essere Angela, contattaci”. Angela oggi avrebbe i capelli castani, forse lunghi, quel viso ovale, dolce. Quegli occhi ancora neri come gocce d’inchiostro. 

Ad oggi il caso non è stato risolto.

Serenella Bettin

Pezzo uscito su La Verità il 3 luglio 2023

Qui il link 👉 https://www.laverita.info/bambini-scomparsi-2662217185.html

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