Non capisco allora perché i no vax hanno diritto a morire

Piergiorgio Welby

Da ex studentessa di Legge e laureata tale, davvero non capisco come si possa vietare a qualcuno di morire perché tribola le pene dell’inferno da un letto e invece si consente a una persona di rifiutare le cure salvavita che le consentirebbero di rimanere sulla faccia della terra. L’abbiamo visto con i no vax.
Quando studiavo Giurisprudenza, in più occasioni ho avuto modo di approfondire il tema dei diritti umani e del fine vita.
Feci alcune ricerche, durate anni, sul caso di Eluana Englaro e sul rifiuto delle trasfusioni di sangue da parte dei testimoni di Geova. Come anche il rifiuto della nutrizione nei soggetti anoressici.
Quando mi sono occupata di quel caso della donna in stato vegetativo a Mestre da 12 anni, ora morta, e sono andata a trovarla, mi sono chiesta se veramente fosse giusto lasciare viva questa persona come un vegetale. Me lo sono chiesta.
Non mi sono data una risposta.
Ora la Corte costituzionale ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché – sostiene – se si abrogasse la norma dell’omicidio del consenziente – seppure parzialmente – “non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”.
Per carità. Non dico nulla in merito. Ma ancora una volta si preferisce non decidere e lasciare la disposizione del bene primario ossia la vita, alla mercè di giudici e pubblici ministeri che filosofeggiano e sermoneggiano sulle vite degli altri. Anche i preti.
Quando mi sono occupata per la prima volta di quel paziente a Trento che aveva rifiutato di essere intubato dopo aver contratto il covid, sono rimasta ore a parlare una sera con il primario dell’ospedale, esprimendo il più totale disappunto.
Ossia non si capisce come una persona per la quale non c’è più niente da fare non possa decidere di andarsene, e invece si è permesso che persone, che avrebbero potuto salvarsi con una cura salvavita, morissero per un capriccio. Facendo perdere un sacco di tempo ai medici che ogni volta impiegavano giorni e ore per convincerli.
Se la vita è un bene indisponibile, allora lo è sempre.
Ma come ogni volta in Italia a seconda delle leggi in cui incappi sei disgraziato o meno.

#sbetti

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